Alle 17 in punto del 30 ottobre (con un'ora di ritardo sulla tabella di marcia) ha preso il via l'attesa conferenza stampa di presentazione di “Sono Innocente”, l'ultimo album di inediti di Vasco Rossi, in uscita il 4 novembre prossimo.

Ed è, giustappunto, il 17esimo album - numero fortunato, ci spiega,  che mi porta bene, insieme al 13 - il diciassettesimo capitolo della saga di Vasco Rossi, il cui filo conduttore è proprio il rocker di Zocca, per sua stessa ammissione. Il resto sono solo canzoni, dopotutto.
E via con piccole pillole dei nuovi brani di “Sono Innocente”, che esce a tre anni da “Vivere o niente” (“e fa anche rima”).

“Come vorrei”  è il seguito ideale di “Vivere non è facile”. “Bisogna essere disposti anche a sacrificare tutto, anche le cose che ci piacciono. Non si possono cambiare solo le cose che non ci piacciono perché il mondo è un pacco completo, come anche le persone sono un pacco completo. Difetti e pregi sono da prendere entrambi.  È una delle consapevolezze a cui sono arrivato io a questo punto, perché per cambiare il mondo bisogna essere disposti anche a cambiare la tua macchina, la tua casa...bisogna pensarci”, racconta.
“Presentare dischi è una cosa che faccio, perché so che uff st e casa disc ci tengono moltissimo, e quindi vengo volentieri”, spiega Vasco, “anche se non nascondo che le folle mi mettono ansia”.
E poi via continuando a snocciolare pillole di nuovi brani.

Un po' tirando idealmente le redini di una sempre attuale “Sally”, in “Un duro incontro” si parla di dualismo. Un personalissimo dualismo, in cui la sua testa, i suoi pensieri, di mattina possono tranquillamente risultare diversi rispetto a quelli della sera prima. C'è la necessità di mettere d'accordo emisfero destro e sinistro della mente,  trovare un equilibrio tra i due e riuscire alla fine anche a esternarlo a chi ci circonda, onde evitare di “essere messi in manicomio”!

Nell'album c'è una frase che recita “guai non devi dirlo mai se mi amerai per tutta la vita” che in sostanza sembrerebbe dire “vivi come se dovessi morire domani ma ama come se dovessi amare per sempre”. Non potrà mai sapersi con certezza come andrà a finire la vita, ma la cosa certa è che si vede chiaramente quello che succede, lo si percepisce cosa ci sta intorno e ci si rende conto di chi ti vuole con se.

“In “Sai dove sei” a volte mi chiedono come stai”, prosegue,  “e io rispondo l'unica cosa che mi dovresti chiedere è dove sono..dove siamo, a che punto siamo”.

“Ne “Il blues della chitarra sola” a volte è la chitarra che è rimasta sola”, continua Vasco, “e quindi comincia a raccontare e racconta di te, spietatamente, di quello che sei. È un po' come la storia della mia vita”.
“Poi c'è “Aspettami”, che vuol dire aspettami aspetta che arrivi, vedi che ci sto provando, aspetta che io maturi (oh donna)”, conclude.

“Questo album nuovo è un nuovo inizio, non so bene di cosa, ma di qualcosa. Un altro po' di musica che va nell'aria. Il mondo si arricchisce di un altro po' di musica. Io sono molto contento e mi ritengo fortunato di far parte della categoria di quelli che hanno questa opportunità di creare musica e portare gioia, e magari cambiare a qualcuno l'umore della giornata. Ringrazio tutti voi, il cielo, e la chitarra”, chiude.

"Sono innocente" è composto da 15 brani che pescano anche nel nu metal, ed è stato lanciato da "Come vorrei", di cui lo stesso Vasco ha pubblicato il video su Facebook il 23 ottobre scorso.  

Papabile però la delusione dei fan giunti da tutta Italia che hanno assaltato l'ingresso dell'area in cui era previsto l'incontro con la stampa fin dalle prime ore della mattinata. Non vi si accedeva se non tramite autorizzazione, e il sogno di incrociare il loro idolo si è fermato dietro a una transenna.

Angela De Simone

Foto di copertina di Raffaele Battilomo

Fotogallery a cura di Raffaele Battilomo e Marianna Fornaro