John de Leo live @ Carroponte - 10/09/2015

John de Leo live @ Carroponte - 10/09/2015

L'ultima volta che John de Leo aveva incantato il pubblico milanese era il 16 gennaio 2015, presso la Salumeria della Musica. Il leader ed ex cantante dei Quintorigo ha fatto il suo ritorno a Milano in un fresco giovedì 10 settembre, al CarroPonte.

A precederlo Giacomo Toni, che con i suoi toni scanzonati e pungenti e un sound travolgente è stato capace di coinvolgere immediatamente i presenti. Merita una speciale menzione non solo per l'indiscutibile talento, ma anche per la rara capacità di tenere viva ed incollata a sé l'attenzione degli spettatori.

John de Leo sale sul palco in una intro strumentale da cui non si può che venire travolti: è questa, sin dai primi minuti, la sensazione che si prova, la percezione di muoversi in una dimensione in cui lo spazio è annullato e così la distanza tra palco e pubblico, e i suoni, come correnti, trasportano l'ascoltatore. L'artista si fonde con l'Orchestra sin dal primo brano, Il gatto persiano, che anticipa ciò che sarà una costante lungo tutta la sera: l'uso magistrale della voce come strumento che si unisce e completa i suoni sperimentali ed eterogenei. Un altro spaccato del mondo di John de Leo si ha con la Marzuka del misantropo, brano capace di riprodurre il variegato ecosistema della vita di condominio, in cui si mischiano voci e storie di vita, ritmi incalzanti e romagnoli e il vociare dei vicini sul balcone.
Basta fare un passo indietro e osservare i presenti sul brano Io non ha senso per vedere il trasporto e l'identificazione con il testo e con l'artista, con il sound e la melodia.
Il Grande Abarasse non è solo un ottimo album, ma anche un veicolo di significati e modi di sentire che i presenti hanno fatto propri, come accade quando si parla di buona musica.

Non si può non apprezzare poi la sostanziale e fondamentale presenza della Grande Abarasse Orchestra sul palco, otto strumenti - ed otto artisti - senza i quali non si riesce a immaginare la performance a cui abbiamo assistito: Dimitri Sillato (violino e pianoforte), Valeria Sturba (violino, violino elettrico e theremin), Paolo Baldani (violoncello), Beppe Scardino e Piero Bittolo Bon (clarinetto basso e sax baritono), Fabrizio Tarroni (chitarra semi-acustica), Franco Naddei (manipolazione del suono e chitarra elettrica) e Silvia Valtieri (fisarmonica, pianoforte e percussioni giocattolo).

Coinvolgente e poliedrico, con una presenza vocale che si adatta alle situazioni e ai brani, al fluire di suoni e di immagini create dai brani presentati, con una pioggia finale che ha in qualche modo reso ancora più particolare una serata per molti indimenticabile, John de Leo ha portato a Milano ancora una volta la sua “labirintica Babele impossibile” non deludendo le aspettative.

 
A cura di Valentina Colombo
Foto: Alberto Pezzali

carroponte, il grande abarasse, john de leo

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