martedì 19 novembre 2019
Vinicio capossela
@Teatro Duse - Bologna
“Ballate per uomini e bestie”
il nuovo progetto discografico di Vinicio Capossela, l'undicesimo lavoro in studio.
Presentato dall'autore come “Un cantico per tutte le creature,
per la molteplicità, per la frattura tra le specie e tra uomo e natura”, il nuovo disco è stato
anticipato dall'uscita del brano “Il Povero Cristo” accompagnato da un videoclip
(https://www.youtube.com/watch?v=IJMNgoyerak) scritto da Vinicio Capossela e Miriam Rizzo
per la regia di Daniele Ciprì che firma anche la fotografia. Il video è stato girato a Riace e gli
interpreti sono Enrique Iatzoqui, il celebre Gesù de “Il Vangelo secondo Matteo” di Pier Paolo
Pasolini, Marcello Fonte, palma d'oro a Cannes nel 2018 per Dogman e Rossella Brescia.
“Ballate per uomini e bestie” è un'opera di grande forza espressiva che guarda alle
pestilenze del nostro presente travolto dalla corruzione del linguaggio, dal neoliberismo, dalla
violenza e dal saccheggio della natura. In un'epoca in cui il mondo occidentale sembra
affrontare un nuovo medioevo inteso come sfiducia nella cultura e nel sapere e smarrimento
del senso del sacro, Capossela sceglie di pubblicare un canzoniere che, evocando un medioevo
fantastico fatto di bestie estinte, creature magiche, cavalieri erranti, fate e santi, mette in
mostra le similitudini e il senso di attualità che lo legano profondamente alle cronache
dell'oggi.
Il racconto e il canto divengono strumento per tentare un riavvicinamento al sacro e alle
bestie, indispensabile punto di accesso al mistero della natura, anche umana. La forma scelta
da Capossela per questa sua nuova impresa artistica è quella della ballata, come occasione di
pratica metrica e di svincolamento dalla sintesi. La ballata prende il caos delle parole in libertà,
l'esperienza liquida del divenire, le riduce a storia e le compone nel fluire di strofe. Tra i
quattordici brani che compongono l'album non mancano poi canzoni ispirate alla grande
letteratura, da testi medievali alle opere di poeti amati come Oscar Wilde e John Keats.
Scritto, composto e prodotto da Vinicio Capossela, “Ballate per uomini e bestie” è stato
registrato nell'arco di due anni tra Milano, Montecanto (Irpinia) e Sofia (Bulgaria) da Taketo
Gohara e Niccolò Fornabaio, e si avvale della collaborazione di musicisti prestigiosi come
Alessandro “Asso” Stefana, Raffaele Tiseo, Stefano Nanni, Massimo Zamboni, Teho Teardo,
Marc Ribot, Daniele Sepe, Jim White, Georgos Xylouris e l'Orchestra Nazionale della Radio
Bulgara.
il nuovo progetto discografico di Vinicio Capossela, l'undicesimo lavoro in studio.
Presentato dall'autore come “Un cantico per tutte le creature,
per la molteplicità, per la frattura tra le specie e tra uomo e natura”, il nuovo disco è stato
anticipato dall'uscita del brano “Il Povero Cristo” accompagnato da un videoclip
(https://www.youtube.com/watch?v=IJMNgoyerak) scritto da Vinicio Capossela e Miriam Rizzo
per la regia di Daniele Ciprì che firma anche la fotografia. Il video è stato girato a Riace e gli
interpreti sono Enrique Iatzoqui, il celebre Gesù de “Il Vangelo secondo Matteo” di Pier Paolo
Pasolini, Marcello Fonte, palma d'oro a Cannes nel 2018 per Dogman e Rossella Brescia.
“Ballate per uomini e bestie” è un'opera di grande forza espressiva che guarda alle
pestilenze del nostro presente travolto dalla corruzione del linguaggio, dal neoliberismo, dalla
violenza e dal saccheggio della natura. In un'epoca in cui il mondo occidentale sembra
affrontare un nuovo medioevo inteso come sfiducia nella cultura e nel sapere e smarrimento
del senso del sacro, Capossela sceglie di pubblicare un canzoniere che, evocando un medioevo
fantastico fatto di bestie estinte, creature magiche, cavalieri erranti, fate e santi, mette in
mostra le similitudini e il senso di attualità che lo legano profondamente alle cronache
dell'oggi.
Il racconto e il canto divengono strumento per tentare un riavvicinamento al sacro e alle
bestie, indispensabile punto di accesso al mistero della natura, anche umana. La forma scelta
da Capossela per questa sua nuova impresa artistica è quella della ballata, come occasione di
pratica metrica e di svincolamento dalla sintesi. La ballata prende il caos delle parole in libertà,
l'esperienza liquida del divenire, le riduce a storia e le compone nel fluire di strofe. Tra i
quattordici brani che compongono l'album non mancano poi canzoni ispirate alla grande
letteratura, da testi medievali alle opere di poeti amati come Oscar Wilde e John Keats.
Scritto, composto e prodotto da Vinicio Capossela, “Ballate per uomini e bestie” è stato
registrato nell'arco di due anni tra Milano, Montecanto (Irpinia) e Sofia (Bulgaria) da Taketo
Gohara e Niccolò Fornabaio, e si avvale della collaborazione di musicisti prestigiosi come
Alessandro “Asso” Stefana, Raffaele Tiseo, Stefano Nanni, Massimo Zamboni, Teho Teardo,
Marc Ribot, Daniele Sepe, Jim White, Georgos Xylouris e l'Orchestra Nazionale della Radio
Bulgara.