sabato 14 marzo 2015
Blonde redhead
@Viper Theatre - Firenze
Il 2 settembre è uscito Barragán, (Kobalt Music), il loro ultimo lavoro; l'album è stato prodotto e mixato da Drew Brown (Beck, Radiohead, The Books, Lower Dens, Sandro Perri) e registrato al Key Club Recording di Benton Harbor, Michigan e al The Magic Shop a NYC.
Le date:
14 marzo Firenze Viper Theatre
26 marzo Ciampino, Orion
Quando i BLONDE REDHEAD si formarono, nel 1993, erano inizialmente un quartetto, ma dal 1995 in avanti, divennero l'indivisibile trio che tutti conosciamo, composto dai gemelli italo-canadesi Amedeo e Simone Pace e dalla studentessa d'arte giapponese Kazu Makino. La loro musica degli inizi era oscurata dalle associazioni con la scena post-no wave/noise: il nome era preso da una canzone dei DNA di Arto Lindsay e i loro primi album erano pubblicati su Smells Like Records di Steve Shelley, il batterista dei Sonic Youth. A quei tempi, questi riferimenti avrebbero fatto pensare ad una band condannata ad inciampare nell'inospitale paesaggio post-grunge. Ma i BLONDE REDHEAD sono ancora qui. E dopo 21 anni, è diventato ovvio che non abbiano mai fatto un album per la fama, o per soldi. Fanno musica semplicemente perché devono.
Barragán è uno degli album più freschi del catalogo dei BLONDE REDHEAD, un nuovo percorso sonico dopo nove album in carriera. La reputazione della band è stata costruita sulla continua evoluzione delle proprie dinamiche sonore, e in questo senso Barragán non delude. È l'album più spoglio, essenziale e minimalista che BLONDE REDHEAD abbiano mai fatto. I tremiti di tastiera analogica e i ritmi sfasati e sinuosi del batterista Simone Pace trascinano Kazu Makino e Amedeo Pace, due delle voci più distintive della musica indipendente. Le canzoni, tra le più sensuali e sorprendenti dei BLONDE REDHEAD, mostrano un nuovo aspetto dei tre cantautori, e rendono per questo Barragán un fondamentale passo in avanti per una delle band di New York City più importanti delle ultime due decadi.
Le date:
14 marzo Firenze Viper Theatre
26 marzo Ciampino, Orion
Quando i BLONDE REDHEAD si formarono, nel 1993, erano inizialmente un quartetto, ma dal 1995 in avanti, divennero l'indivisibile trio che tutti conosciamo, composto dai gemelli italo-canadesi Amedeo e Simone Pace e dalla studentessa d'arte giapponese Kazu Makino. La loro musica degli inizi era oscurata dalle associazioni con la scena post-no wave/noise: il nome era preso da una canzone dei DNA di Arto Lindsay e i loro primi album erano pubblicati su Smells Like Records di Steve Shelley, il batterista dei Sonic Youth. A quei tempi, questi riferimenti avrebbero fatto pensare ad una band condannata ad inciampare nell'inospitale paesaggio post-grunge. Ma i BLONDE REDHEAD sono ancora qui. E dopo 21 anni, è diventato ovvio che non abbiano mai fatto un album per la fama, o per soldi. Fanno musica semplicemente perché devono.
Barragán è uno degli album più freschi del catalogo dei BLONDE REDHEAD, un nuovo percorso sonico dopo nove album in carriera. La reputazione della band è stata costruita sulla continua evoluzione delle proprie dinamiche sonore, e in questo senso Barragán non delude. È l'album più spoglio, essenziale e minimalista che BLONDE REDHEAD abbiano mai fatto. I tremiti di tastiera analogica e i ritmi sfasati e sinuosi del batterista Simone Pace trascinano Kazu Makino e Amedeo Pace, due delle voci più distintive della musica indipendente. Le canzoni, tra le più sensuali e sorprendenti dei BLONDE REDHEAD, mostrano un nuovo aspetto dei tre cantautori, e rendono per questo Barragán un fondamentale passo in avanti per una delle band di New York City più importanti delle ultime due decadi.