Nightguide intervista i Mayan

Nightguide intervista i Mayan


I Mayan stanno per tornare, e lo faranno in grande stile: Dhyana, il loro ultimo disco, uscirà per Nuclear Blast il 21 settembre e annovera ben 10 componenti della band, un numero altissimo di vocalist e un'orchestra di ben 50/60 elementi (percussioni escluse), la City Of Prague Symphony Orchestra. Abbiamo parlato con Jack Driessen, tastierista e compositore, del disco e di musica dal vivo.


Dhyana uscirà fra poco, come ti senti?
Siamo più eccitati che mai: abbiamo lavorato più che per i vecchi dischi, ci sono più voci del solito e c'è un'orchestra! Non vedo l'ora di vedere cosa succederà: ci sono tanti nuovi elementi e ci è voluto tempo perché niente suonasse caotico e tutto andasse come doveva andare. Non vediamo l'ora di vedere la reazione delle persone a questo disco!


Il fatto è che avete fatto il disco perché i vostri fan vi hanno supportato con un crowdfunding. Questo potrebbe significare due cose: la vostra fanbase vi adora, e non ha paura di lasciarvi sperimentare.
No, esatto! Abbiamo dei fan davvero magnifici, più di 700 persone ci hanno aiutato, alcuni hanno speso davvero tanto! Se guardi quanto dovevamo ottenere, e quante persone ci hanno aiutato, scopri che hanno speso davvero molto. Abbiamo mischiato diversi stili di metal, parecchie vocalist, un'orchestra...ci vuole coraggio! E siamo riusciti a far suonare tutto come canzoni organiche, e non solo some pezzi tecnici. I nostri fan sono magnifici, ci hanno dimostrato tutto il supporto possibile, e anche chi non poteva permettersi di partecipare ci ha fatto arrivare il suo supporto.


Parliamo della musica adesso: so che sei ispirato da Hans Zimmer, Ennio Morricone e le colonne sonore dei film, e ora avevi a disposizione un'orchestra!
Si! E' un sogno che si avvera! (ride) Non avrei mai immaginato di poter fare una cosa del genere nella vita: da giovane ho suonato in un'orchestra, dai 10 ai 25 anni. Suonavo le percussioni, poi ho iniziato con le tastiere e con gli After Forever e non avrei mai pensato di arrivare a questo livello, con arrangiamenti orchestrali da scrivere e una vera orchestra che li suona...e un'orchestra che ha suonato per Star Wars e Arrival, e ha suonato coi Dimmu Borgir! Ho pensato...ok!


Stavo leggendo il loro curriculum e ho pensato “c'è qualcosa che questi tizi non sanno fare?”
Sono fantastici! (ride)


Ho ascoltato il disco, e credo sia una vera bomba! Quanto è stato difficile unire il metal con un'orchestra?
Credo che ci siamo resi le cose meno difficili, perché abbiamo scritto pensando a dove l'orchestra doveva entrare, e quali vocalist dovevano prendere parte al pezzo: è un metodo che non usiamo mai, ma qui abbiamo dovuto farlo e alla fine ci ha ripagato! In ogni caso è stato comunque un sacco di lavoro, ho dovuto lavorare individualmente anche con i musicisti dell'orchestra per fare in modo che ognuno di loro sapesse cosa doveva suonare, e il violinista ci ha fatto le colonne sonore: credo che abbia fatto un lavoro brillante! Registrare un'orchestra, poi, è davvero difficile! (ride)


Io credo che in un certo senso la vostra musica, magari anche i Machine Head e altre band, possano essere viste come la versione moderna di una sinfonia: voglio dire, ce la vedo la gente a fare headbanging su Paganini e Beethoven ai loro tempi!
Si, in effetti si! E' musica molto più vicina di quanto le persone possano pensare: credo che la gente li veda come tipi di musica distante perché è abituata a musica easy listening. Quando si entra nel tecnico, sia nel metal che nella musica sinfonica, diventa musica non per tutte le orecchie, non è facile da seguire, e devi fare attenzione a ciò che ascolti: non è roba a cui puoi dedicare solo un ascolto distratto.


Ok, il release party sta arrivando: ci racconti qualcosa?
Certo! Ci saranno tre concerti, uno il 23 settembre in Belgio, a Brussels, poi uno davvero grande il 22 a Utrecht e il Try out show a Reuver il 21. Abbiamo già altre date fissate per l'estate e stiamo lavorando per averne altre: c'è già un po' di attenzione per il nostro lavoro, quindi non vediamo l'ora di andare in tour in giro per Europa e Sud America.


Ho letto che sarete al Metal on the hill.
In Austria, esatto, è già confermato! E altri metal festival.


Oh, spero venite anche in Italia! In questo paese c'è una mancanza cronica di concerti metal. Comunque, a proposito di Italia, nella canzone Dhyana ci sono due lingue per il cantato, e una è l'italiano...e vi sono davvero grata per la cosa, visto che davvero tanti musicisti mi hanno detto che l'Italia è un posto difficile da raggiungere per molte metal band. E' davvero così complicato suonare qui?
Si, ma credo non sia solo il paese: è che dipendiamo dai promoter, e ogni paese ha i suoi, che siano per i locali o per i festival. Il problema spesso è finanziario: noi quando ci spostiamo siamo in dieci, ed è difficile trovare dove dormire o altra logistica!


Come suonerete l'album dal vivo?
Eh (ride), questa è una buona domanda! Abbiamo già usato le backing tracks: col symphonic metal ci sono un sacco di layers anche dal vivo, non puoi avere tutto suonato sul palco. Useremo delle backing tracks per alcune cose, altre le suoneremo dal vivo, come gli strumenti a corda e il piano, e il risultato sarà un sound pieno: suonerà come se l'orchestra ci fosse senza esserci. Se ci fosse sarebbe meglio però. (ride) Ma puoi immaginarti i costi, sono 50, o 60, percussioni escluse!


Voi siete praticamente una squadra di calcio in termini numerici: come fate a far funzionare tutto?
(ride) C'è chi si aspetta che ci siano problemi, ma in realtà va sempre tutto bene! Non c'è tensione, lavoriamo bene anche se ovviamente non siamo sempre d'accordo su tutto. Vogliamo suonare e divertirci, e questa vibe che abbiamo creato ci rende liberi e rilassati, un gruppo perfetto con cui andare in tour anche per tre settimane, non so se per via della birra forte o perché lavoriamo davvero bene insieme. Magari tutti e due!


Adesso odiami pure, ma ho visto che Mark Jansen ha condiviso con tutti i suoi tre album preferiti di metal sinfonico: quali sono i tuoi?
A parte i Mayan?


A parte i Mayan.
Oddio, davvero? Dammi 5 minuti! (ride). Certo, ci sono le influenze del passato come i Therion o i Gathering, magari anche gli Orphanage...ma queste cose te le tieni in testa per sempre, e influenzano quello che scrivi...si, capisco perfettamente perché dovrei odiare questa domanda! (ride)


Ultima domanda! Hai qualche consiglio per chi inizia a suonare in una band adesso?
Ok, una cosa semplice: fate quello che vi piace, senza pensarci troppo. Suonate e vedete cosa vi piace, cosa vi diverte, perchè suonare significa divertirsi. 

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