Nightguide intervista TUM

Nightguide intervista TUM


Dopo anni nei Pocket Chestnut, Tommaso Vecchio presenta TUM, il suo nuovo lavoro solista, col primo silngolo Darker uscito in anteprima su Rumore. Definito vicino a Nick Cave, Eels e Sparklehorse, TUM ha presentato il suo lavoro al Tambourine, in apertura per Scott Matthew. Ci siamo fatti raccontare qualcosa.


Come mai hai deciso di uscire con un lavoro solista, sono pezzi che non riescono a rientrare nel repertorio dei Pocket Chestnut o sono canzoni che sentivi particolarmente tue?

Otto anni di vita insieme, che fatica risponderti a questa domanda. Sono passati quattro anni dall'ultimo disco dei PC, abbiamo suonato molto anche i due anni successivi mettendo in cantiere parecchi brani per un possibile disco futuro, potremmo registrarlo se dipendesse da me. Ho passato un periodo della mia vita a scrivere una canzone folk-piagnucolone alla settimana, troppo materiale stavo impazzendo e soprattutto inondavo i ragazzi di demo e lacrimucce. A un certo punto, molto vicino alla denuncia per stalking, mi sono fermato. Queste canzoni che sto scrivendo hanno un altro registro, nascono in cameretta ma poi restano in studio per mesi, una cosa che con i Pocket non avevo mai fatto.


Darker è il tuo primo singolo: come ti senti a far uscire una canzone solo tua, e come mai hai scelto proprio questo pezzo?
E' molto strano vedere il mio nome, non ci sono angoli dietro qui nascondermi. Tipo, Ciao, eccomi qui, sono io. In verità TUM non potrebbe esistere senza tutte le persone che mi stanno aiutando. Gabriele viene a casa mia tutte le settimane per gli arrangiamenti e Stefano Elli ci ha accolto nel suo studio meraviglioso a Verano Brianza ed è per me una via di mezzo tra un Santone Musicale e uno psichiatra. 


Hai scritto Darker a Mumbai. Puoi parlarci di questa cosa, e che influenze ti ha dato quella città nella composizione? Come hai conosciuto Vernon Noronha?
Mumbai è il posto più pazzo del mondo. 20 milioni di abitanti e ad ogni ora del giorno e della notte i clacson suonano all'impazzata. E' una sinfonia assurda che ti entra nelle orecchie e fatica ad uscire. Vernon l'ho conosciuto sfogliando il Times of India, era venerdì sera e suonava in un campeggio a trenta km dalla città. L'ho ascoltato e mi ha ricordato Jack Johnson, gli ho scritto subito un messaggio su Instagram e ci siamo incontrati, con le chitarre. Non solo ho trovato un ottimo musicista ma anche un amico.


So che sei stato definito vicino sia a Nick Cave che agli Eels (e io ci ho sentito anche un po' di Bauhaus, ma magari sono solo io), ma tu a chi ti senti vicino, se a qualcuno ti senti vicino in realtà? Quali sono le tue influenze musicali?
Sono tre nomi così grossi che non sarei degno nemmeno di accordargli le chitarre. Nick Cave è senza dubbio il perfomer più figo del mondo, sul palco non ha rivali,io sono timidissimo e fatico a tenere gli occhi aperti quando canto. Mr. E invece ha questa meravigliosa dote di trasformare le sue sciagure di vita in canzoni semplici e stupende.  Mi piace quando la musica aiuta ad affrontare le proprie paureuna specie di terapia...credo che anche per me lo sia. 


Puoi raccontarci qualcosa del concerto al Tambourine?
Una bellissima serata con tante persone attente e silenziose, suonerei sempre in situazioni così dipendesse da me.Scott Matthew è un artista incredibile.


Che differenze trovi nel comporre per te stesso piuttosto che per una band?
Nessuna in verità, le canzoni sono il risultato del lavoro corale di tante persone che lavorano insieme. Lo era anche per i Pocket...stesso modo di lavorare.


Quali sono i progetti futuri di TUM, c'è un tour in programma?
Ci piacerebbe far uscire 4 singolini di cui DarKer è il primo. Poi un disco e concerti a pioggia. Abbiamo tante canzoni in cantiere, incredibile da dirsi: ci piacciono tutte. 


Domanda che tutti odiano: quali sono i tuoi tre dischi preferiti?
Impossibile risponderti, ti posso dire tre dischi che ho ascoltato tantissimo nel 2018 e credo abbiano influenzato la mia musica. Intervento marzulliano, tipo fattènadomanda dattenarisposta. Allora:
Charles Watson “Voices Carry Through the Mist”
Un soul crepuscolare per bisbigliare con la testa sotto al cuscino.
Fred Thomas “Aftering” 
Essere poeta in un mondo di instagram stories e delivery di pokè e whatsup
Black Sea Dahu “White Creatures”
Disco d'esordio che ha delle canzoni con la C maiuscola. Da brividi!
 

darker, interviste, tum

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