Nightguide intervista Martijn Westerholt dei Delain

Nightguide intervista Martijn Westerholt dei Delain


I Delain, band olandese symphonic metal capitanata dal tastierista Martijn Westerholt, sono approdati al traguardo dei dieci anni di attività e hanno passato mesi in tour (e hanno ricominciato a suonare in giro proprio adesso): con l'annuncio dell'uscita di un DVD e un CD live, un tour da headliner negli USA con gli Hammerfall e un tour europeo in arrivo con ospite Marco Hietala dei Nightwish abbiamo fatto una chiacchierata proprio con Martijn.





Siete stati in tour per mesi: come va adesso?
C'è stato un momento di tranquillità: abbiamo fatto un sacco di cose fra primavera ed estate, un tour da headliner negli USA con gli Hammerfall, un sacco di festival, avevamo bisogno di riprenderci un attimo. Ora siamo in tour con Marco dei Nightwish, e non vedevamo l'ora.


Ci sono differenze fra le date europee e quelle americane, sia da un punto di vista di tracklist che di atmosfera?
Direi si e no: l'Europa è diversa dagli Stati Uniti, sia per la gente che per l'audience, ma tutte e due hanno lo stesso molto fascino. Forse è più facile per noi connettersi con la gente in America ma adoro girare l'Europa, visto che sono europeo io stesso ed è qui che mi sento a casa. Direi che ci sono paesi europei con persone più estroverse e paesi in cui sono più introverse, stessa cosa per gli USA. In realtà alla fine mi piace suonare da entrambe le parti. Per quanto riguarda la tracklist non ci sono molte differenze, perché i Delain cercano sempre di dare il meglio, e non cambia a seconda del luogo in cui stiamo suonando: è la stessa cosa ovunque. L'atmosfera dipende sicuramente dalla gente, dall'audience: forse nel sud dell'Europa è un po' più folle, come in Sud America, e nel Nord Europa magari la gente preferisce guardare lo show e c'è meno interazione, ma questo non vuol dire che sia meno accogliente.


Il tour americano per Moonbathers, il vostro ultimo disco, è stato il primo da headliner negli USA: com'è stato?
Era il nostro primo tour da headliner negli USA ed è stato grande: finalmente siamo riusciti a mostrare ai fan e alle persone negli Stati Uniti come siamo quando suoniamo come headliner, cosa che da molte più possibilità con tutta la produzione. E' stato un grande successo, siamo andati in tour con gli Hammerfall e c'è stata grande cooperazione. Siamo tornati davvero felici.


Le date europee del tour vedono salire sul palco con voi Marco Hietala dei Nightwish: com'è successo?
In realtà il primo tour europeo per questo disco l'avevamo già fatto con gli Evergray, ed ha avuto un grande successo di pubblico. Non credo includesse l'Italia, siamo venuti li con uno show a parte nel gennaio di quest'anno. Il tour con Marco comprende 6 show, ed è la ciliegina sulla torta: Marco è un mio buon amico, ed è sempre divertente essere in tour insieme, quindi è stato abbastanza facile farlo succedere. Gli ho chiesto se voleva venire un po' di tempo fa e mi ha risposto di si, perché sapeva che ci saremmo divertiti: in questo modo possiamo dare ai fan un sacco di nuovo sound ed emozioni, è speciale.


Puoi dirci qualcosa sul vostro DVD (e disco) live uscito per il vostro decimo anniversario?
Certo: è uscito a fine ottobre, ed è il nostro primo DVD in assoluto. Sono molto felice del risultato, il mix è riuscito alla perfezione e anche il video è molto bello: contiene la magia che c'è negli show e la trasferisce allo schermo televisivo, quindi sono molto eccitato e spero che alle persone piaccia. C'è stato un sacco di lavoro dietro, ha preso davvero molto tempo ed energia, ma è stato molto divertente. Magari nel futuro lo rifaremo!


Pensavi che avreste avuto tutto questo successo quando hai fondato la band, undici anni fa?
Uh, bella domanda. Non credo: non avevo grandi piani per i Delain, volevo solo scrivere un album e ho chiesto a gente che conoscevo, cosa che ha trasformato il tutto in un progetto che poi però, gradualmente, è diventato una band. Non avevo programmato di farlo come lavoro e posso solo dire che ne sono grato, e mi sento quasi viziato da tutto questo supporto che riceviamo. Trovo fantastico poterlo fare, e per questo devo ringraziare i fan. 


Com'è la vostra relazione con loro?
Come forse sai i fan sono il motivo per cui possiamo fare ciò che vogliamo fare, cioè la musica dei Delain. I nostri fan sono fondamentali per noi, vengono prima di tutto. Quando rientriamo nel locale dopo uno show e la security inizia a farli allontanare li fermo sempre, e quando mi fanno notare che stanno facendo il loro lavoro rispondo che anch'io lo sto facendo, e che il mio lavoro consiste nell'essere li per i fan perché hanno preso i biglietti e sono venuti a vederci. La relazione coi nostri fan è fondamentale per noi. 


Venite tutti da altre band e progetti: come vi siete incontrati, e la chimica fra voi è sempre stata così buona?
Il nucleo dei Delain siamo Charlotte e io: gli altri si sono gradualmente uniti durante gli ultimi 10 anni, soprattutto tramite audizioni. Abbiamo visto come suonavano, se c'era connessione personale e se la mentalità era compatibile. E' stato un lungo viaggio trovare un buon match, ma penso che ci siamo riusciti. Certo, a volte ci sono cambiamenti di line up, ma sono cose normali nella vita: le persone a volte scelgono strade diverse ed è giusto così. Ma trovo molto importante che il nucleo della band sia stabile, e questi siamo Charlotte ed io. Scriviamo la musica, e se il nucleo resiste il resto viene da solo. Siamo fortunatissimi ad avere compagni di band come quelli che abbiamo, credo siano un gruppo di persone fantastiche.


Ultima domanda: il vostro nome viene da un libro di Stephen King, se non mi sbaglio: quanto sei influenzato dalla letteratura?
Un'altra bella domanda! (ride) Delain è il nome del regno del libro L'occhio del drago di Stephen King. Onestamente in generale non l'ho letto molto, mi manca il tempo di farlo...anche se dovrei. Adoro il fantasy e la fantascienza, e so che ci sono un sacco di bei libri là fuori. La mia ragazza ne sa moltissimo, e finalmente ha portato un po' di libri nella mia vita (ride). Devo ammettere che però non sono molto influenzato dalla letteratura, forse dovrei essere un po' di più!
 

delain, interviste, napalm records

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