City of God - La città di Dio

City of God - La città di Dio

Titolo originale: Cidade de Deus
Nazione: Brasile
Anno: 2002
Genere: Azione/Drammatico
Durata: 130'
Regia: Fernando Meirelles
Cast: Alexandre Rodrigues, Matheus Nachtergaele, Seu Jorge, Leandro Firmino da Hora
Sito ufficiale: www.cidadededeus.com.br
Trama:
Trasposizione cinematografica dell'omonimo libro di Paulo Lins che racconta lo sviluppo del crimine organizzato nei sobborghi di Rio De Janeiro tra la fine degli anni '60 e inizi anni '80.
Commento:
A metà strada fra film e documentario, City of God è sicuramente un film che lascia il segno.La cattiveria umana, la disperazione, la vendetta, l'odio, sono i suoi ingredienti principali.
Basato su una storia vera, il film colpisce per il modo in cui presenta una realtà che molti di noi hanno semplicemente sentito o nella maggior parte dei casi non immaginano neanche. Le vicende si susseguono partendo dagli anni 60 attraversando i 70 e finendo negli 80 evidenziando alcune storie particolari che diventano fondamentali per la comprensione del film nella sua interezza.
La violenza la fa da padrone, la malavita è ormai un dato di fatto. A Citade De Deus comanda il più forte, colui che è in grado di conquistare il mercato della droga, di accaparrarsi i ragazzi più disperati e quindi disposti a tutto.
Il delinquente diventa un modello da imitare, un leader da seguire finché non ne arriva un altro più potente. Arrivare alla maggiore età è già un traguardo insperato.Gli scenari costituiscono parte integrante della narrazione e sono tutti caratterizzati da un degrado difficile da immaginare.
Buscapè andando contro corrente cercherà di guadagnarsi onestamente il suo posto nel mondo. Proprio grazie a questo personaggio, capace di vivere in un simile contesto ma di saperne allo stesso tempo restare fuori, proprio grazie a questo ragazzo più simile a noi di tutti gli altri suoi compagni, riusciamo ad addentrarci in una vicenda altrimenti troppo lontana dalle nostre esperienze. Buscapé ci fa da mediatore interculturale, ci permette di capire una realtà che è più brutta di tutti i nostri peggiori incubi ma che comunque esiste e non è neppure troppo lontana.
Nel film non c'è un personaggio principale, Buscapé è una delle tante anime della favela. La sua presenza ha lo stesso significato di una voce fuori campo, serve solo a spiegare e a volte a giustificare gli accadimenti.
City of god non è la storia di una persona, ma la storia di una favela, la più grande e pericolosa di Rio, quella nella quale per le madri è normale piangere la morte dei loro figli e per i figli è normale vivere da soli per strada, senza nessuno da cui tornare. È la storia di uno spaccato di umanità corrotto, bieco, ostile, in cui a tratti può attecchire la speranza e la voglia di riscatto.
Lo spunto di riflessione è dei più crudi poichè non sembra sinceramente possibile vedere bambini di 8 anni uccidere con tanta semplicità; ma i contesti socialì (se di contesti si puo parlare) presi in esame spiegano esaurientemente come possano essere "normali" atti per noi inimmaginabili.
Visto che a cinema non stanno dando niente di interessante ve lo consiglio!
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