Nightguide intervista Johnny Casini

Nightguide intervista Johnny Casini

Immaginate di essere un giovane musicista italiano che si ritrova all'improvviso catapultato nel mondo che ha sempre sognato: lavorare e suonare fianco a fianco con i migliori musicisti e produttori del mondo. Questa è la storia capitata a Johnny Casini che da Correggio è giunto alla California, passando per Londra. “Port Louis”, il suo primo Ep in uscita il 9 novembre, racconta tutto questo: dalle emozioni provate nel lavorare insieme a Phil Manzanera (produttore artistico dell'Ep, già al lavoro con David Gilmour, David Byrne e Roxy Music) e nel suonare insieme a Gus Robertson (Razorlight), Javier Weyler (Stereophonics), Michael Boddy (Bryan Ferry & Roxy Music), Paddy Milner (Todd Sharpville) e Yaron Stavi (Richard Galliano, Robert Wyatt, David Gilmour), fino alla nostalgia di casa e degli affetti per i quasi due anni passati in giro tra Londra e Los Angeles Un Ep in cui si parla di amore, casa, futuro e vita, famiglia, amicizia e solitudine. Un primissimo lavoro ma già molto maturo, con una schiera di musicisti d'eccellenza.
Lo abbiamo intervistato.
 

Ciao Johnny, come è stato arrivare dalla via Emilia alla California, passando per Londra?
È stata una bellissima avventura durante la quale si sono alternati momenti di difficoltà a momenti di gioia infinita e di grandi soddisfazioni a livello personale e professionale. Vista alla luce della mia età è un'esperienza indescrivibile.
 
 
E che cosa vuoi raccontare attraverso la musica di “Port Louis”?
Attraverso la musica e le parole di “Port Louis” vorrei trasmettere le sensazioni, le emozioni, i dubbi, le speranze, le battaglie interiori che un ragazzo/a vive nel periodo giovanile nel quale si è obbligati a fare scelte di vita importanti per il proprio futuro.
 
È il tuo primo Ep: come è stato il processo di composizione?
Collegandomi alla domanda precedente ho composto questi brani stimolato ed ispirato da ciò che mi stava succedendo: i miei dubbi, le mie scelte future, i sogni e sensazioni. Sensazioni che la maggior parte dei ragazzi se non tutti hanno in questo periodo di scelte.
 
L'amore che racconti è ispirato ad esperienze personali?
Sì. Nell'amore che racconto descrivo esperienze e sensazioni personali vissute. Sono storie che hanno segnato la mia vita.
 
Secondo te, noi giovani dovremmo iniziare a toglierci i Dark Sunglasses?

I “Dark Sunglasses” descritti in questo brano sono una metafora. Sono come un filtro da mettere sugli occhi ogni volta che non vogliamo vedere la verità. Ho scritto questo brano per darmi una speranza e la forza di poter togliere gli occhiali un giorno e di poter vivere senza filtri.
Quindi per risponderti: SI! Dobbiamo toglierci i “Dark Sunglasses”!
 
Quanto sono influenti le tue origini - nonno inglese, madre delle Mauritius e padre italiano - sul tuo modo di vivere e comporre musica?
Sono orgoglioso e ho un legame fortissimo con le mie origini.
Mi hanno trasmesso la coscienza di sentirmi parte del mondo intero senza barriere. La mia composizione artistica è anche frutto di questa sinergia e l'amalgama di influenze differenti.
 
E le città in cui hai vissuto ti hanno fatto scoprire lati nuovi di te stesso e della musica?
In questo periodo artistico di creazione e di registrazione dei brani musicali ho vissuto per il maggior periodo di tempo a Londra e a Los Angeles. Londra mi ha dato un forte stimolo creativo. Los Angeles mi ha fatto credere seriamente in questo mio sogno.
 
Ma tu che musica ascolti?
Ultimamente sto ascoltando gli ultimi progetti di: Arctic Monkeys, Tom Odell, Cesare Cremonini, Subsonica, Richard Ashcroft, Gorillaz, Thom Yorke. Ascolto poi tantissima musica per ricercare melodie che si differenzino dalle solite che girano nelle mie corde così da non racchiudere la mia creatività in uno scaffale.
 
Quali sono i tuoi prossimi progetti?
Attraverso la musica ho sempre desiderato trasmettere i mieisentimenti ed emozioni più vere al mondo intero. Per questo i miei progetti sono quelli di suonare il più possibile in giro per il mondo.
 

intervista, johnny casini

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