
nightguide intervista skerna & aperkat
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23/06/2020 | CarolinaElle
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“Un po' come se” è il titolo del nuovo singolo e video del duo Skerna & Aperkat, disponibile su tutte le piattaforme digitali da venerdì 12 giugno pubblicato da Redgoldgreen Label.
Skerna & Aperkat sono una band formata da un rapper e un produttore, che incrocia un rap denso di contenuti a sonorità ricche di riferimenti jazz e suoni elettronici, creando un'atmosfera intima e personale. Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con il duo molisano.
Come prima cosa, parlateci di come è nato il nuovo singolo...
É difficile parlarvi del singolo inteso come tale, abbiamo il “brutto vizio” di pensare ai dischi nel complesso più che ai singoli.
Il videoclip che accompagna il singolo ha dei contenuti piuttosto forti, come mai questa scelta?
La nostra volontà era quella di creare con il corto un elemento artistico assestante che avesse una sua validità anche da solo. La scelta di affidarlo alla regia di Fausto Franchi è stata per noi naturale perché condividiamo la stessa visione su molti aspetti del mondo della musica. Quando ci ha proposto una sceneggiatura con immagini così forti e provocatorie abbiamo pensato che se da un lato potesse portare problemi di censura da un altro permetteva al corto di assumere una sua identità precisa con un messaggio ben definito e concorde a quello del concept del disco. Commercialmente forse è stata la scelta sbagliata ma siamo molto felici del risultato artistico del prodotto nel suo complesso.
Non avete pensato alla potenziale censura di qualche media?
In tv abbiamo visto Colpo Grosso e Ciao Darwin, ma scene come quelle del corto subiscono ancora censure, probabilmente la prossima volta dovremmo caricarlo su pronhub.
Quando si riapriranno i live pensate a un set misto musica/visual?
Quando si riapriranno i live? Non pensiamo per il momento di integrare un visual fisso nel nostro set, ma è un'idea intrigante su cui in futuro lavoreremo.
Senza voler svelare troppo, parlateci del nuovo album...
Ci piace considerare il progetto come un piccolo contenitore di arte a 360 gradi; tendiamo sempre a coinvolgere altri artisti, come nel caso di Fausto Franchi o come vedrete con la cover dell'album.
Come identificate il vostro pubblico?
Chi ci ascolta di solito cerca un rap diverso, che sia in grado di offrire spunti di riflessione. Abbiamo la presunzione di pensare che il nostro sia quasi Hip-Hop da camera.
Uno o più featuring nel cassetto?
Nel disco ci saranno 2 artisti che ci piacciono molto uno è Subconscio che è presente nel singolo Illuminè, per l'altra (e questo è già un indizio) toccherà fare i misteriosi e farvi aspettare l'uscita del disco.
Al netto di meme e dei pregiudizi, come vivete il fatto di essere musicisti in Molise?
Il Molise è un po' come il ragazzo intelligente che a scuola non si applica, le potenzialità della nostra regione sarebbero teoricamente infinite in molti settori, toccherebbe iniziare a coglierle. Per noi non vivere in una scena musicale attiva sul territorio sta diventando sempre più limitante, mancano luoghi d'incontro dove poter parlare d'arte e far crescere la cultura del territorio. La speranza è che un passo alla volta si possa ricreare un tessuto sociale interessato all'arte e alla cultura in generale anche nella nostra piccola regione.
Skerna & Aperkat sono una band formata da un rapper e un produttore, che incrocia un rap denso di contenuti a sonorità ricche di riferimenti jazz e suoni elettronici, creando un'atmosfera intima e personale. Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con il duo molisano.
Come prima cosa, parlateci di come è nato il nuovo singolo...
É difficile parlarvi del singolo inteso come tale, abbiamo il “brutto vizio” di pensare ai dischi nel complesso più che ai singoli.
Il videoclip che accompagna il singolo ha dei contenuti piuttosto forti, come mai questa scelta?
La nostra volontà era quella di creare con il corto un elemento artistico assestante che avesse una sua validità anche da solo. La scelta di affidarlo alla regia di Fausto Franchi è stata per noi naturale perché condividiamo la stessa visione su molti aspetti del mondo della musica. Quando ci ha proposto una sceneggiatura con immagini così forti e provocatorie abbiamo pensato che se da un lato potesse portare problemi di censura da un altro permetteva al corto di assumere una sua identità precisa con un messaggio ben definito e concorde a quello del concept del disco. Commercialmente forse è stata la scelta sbagliata ma siamo molto felici del risultato artistico del prodotto nel suo complesso.
Non avete pensato alla potenziale censura di qualche media?
In tv abbiamo visto Colpo Grosso e Ciao Darwin, ma scene come quelle del corto subiscono ancora censure, probabilmente la prossima volta dovremmo caricarlo su pronhub.
Quando si riapriranno i live pensate a un set misto musica/visual?
Quando si riapriranno i live? Non pensiamo per il momento di integrare un visual fisso nel nostro set, ma è un'idea intrigante su cui in futuro lavoreremo.
Senza voler svelare troppo, parlateci del nuovo album...
Ci piace considerare il progetto come un piccolo contenitore di arte a 360 gradi; tendiamo sempre a coinvolgere altri artisti, come nel caso di Fausto Franchi o come vedrete con la cover dell'album.
Come identificate il vostro pubblico?
Chi ci ascolta di solito cerca un rap diverso, che sia in grado di offrire spunti di riflessione. Abbiamo la presunzione di pensare che il nostro sia quasi Hip-Hop da camera.
Uno o più featuring nel cassetto?
Nel disco ci saranno 2 artisti che ci piacciono molto uno è Subconscio che è presente nel singolo Illuminè, per l'altra (e questo è già un indizio) toccherà fare i misteriosi e farvi aspettare l'uscita del disco.
Al netto di meme e dei pregiudizi, come vivete il fatto di essere musicisti in Molise?
Il Molise è un po' come il ragazzo intelligente che a scuola non si applica, le potenzialità della nostra regione sarebbero teoricamente infinite in molti settori, toccherebbe iniziare a coglierle. Per noi non vivere in una scena musicale attiva sul territorio sta diventando sempre più limitante, mancano luoghi d'incontro dove poter parlare d'arte e far crescere la cultura del territorio. La speranza è che un passo alla volta si possa ricreare un tessuto sociale interessato all'arte e alla cultura in generale anche nella nostra piccola regione.
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