Intervista a Riccardo Petricca, autore dell’opera “Pastorale Digitale 3.0”.
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11/05/2023 | Bookpress
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Riccardo Petricca è Ingegnere delle Telecomunicazioni, Project Manager, professore incaricato all'Istituto Teologico Leoniano di Anagni e professore invitato alla Pontificia Università Urbaniana di Roma, dove tiene corsi di comunicazione, informatica e web. È già autore del volume “Pastorale Digitale 2.0” (Gruppo Albatros, 2015).
«Di cosa parla la tua nuova opera “Pastorale Digitale 3.0”?»
Mi piace descrivere il libro con le parole utilizzate dalla Prof.ssa Adriana Letta nella prefazione. Pastorale Digitale 3.0, tratta dell'utilizzo a fini pastorali dei media più avanzati, ma non è un saggio di sociologia, né un manuale tecnico e neppure un sussidio pastorale. È un racconto, in cui un protagonista parla di sé, del suo personale viaggio alla riscoperta della fede e pare che si avvicini al genere autobiografico con le tinte avvincenti del romanzo, ma presto la sua storia si intesse con quella di altri e la sua voce di narratore si intreccia con altre voci che testimoniano una storia comune, una storia di comunione
«Dalla tua opera: “Non bisogna solo mettere in rete ma bisogna mettere in comunione. Il compito di tutti i membri della Pastorale Digitale non era quello di aggregare ma di integrare e soprattutto non doveva limitarsi ad un semplice mettere in rete informazioni, ma doveva essere quello di mettere in comunione un vissuto. Il nostro compito doveva essere quello di rivelare l'amore di Dio celato dietro i pixel ed i byte, la nostra era una Missione ed un Servizio, il nuovo Servizio Diocesano di Pastorale Digitale”. Vuoi raccontarci dove e come è nato questo interessante progetto della Pastorale Digitale, e di cosa si tratta nello specifico?»
Il Progetto di Pastorale Digitale nasce nel 2013-2014 nella Diocesi di Sora-Aquino-Pontecorvo (prima dell'unificazione per volontà di Papa Francesco con Cassino) grazie all'intuizione del nuovo Vescovo S.E. Mons. Gerardo Antonazzo che con coraggio vuole dare un volto anche digitale alla diocesi inizialmente creando un gruppo di giovani e non che si occupassero del rifacimento del sito web che era solo un semplice sito vetrina, con la presenza sui social network (Facebook, Twitter, Instagram, Pinterest) con una WebTV e tanto tanto altro.
«Ormai la Pastorale Digitale, per quel che concerne la Diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo, è una realtà collaudata e funzionante a pieno regime. Vi sono nuovi propositi che vorresti realizzare?»
Oggi si studiano e sperimentano anche grazie al supporto di esperti e collaboratori esterni come il Prof. Fortunato Ammendolia del COP (Centro di Orientamento Pastorale di Roma), l'Avv. Paolo Cancelli Responsabile dell'Ufficio Sviluppo della PAMI (Pontificia Accademia Mariana Internazionale) e della Pontificia Università Antonianum, alla Prof.ssa Alessandra Sannella dell'Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale le applicazioni nella Chiesa e nella Pastorale delle nuove tecnologie come ad es. l'Intelligenza Artificiale, la Blockchain, la Realtà Virtuale ed Aumentata, l'Opinion e Religious Mining.
«Nel testo auspichi che l'esperienza della Pastorale Digitale possa essere abbracciata da ogni parrocchia. Qualcun altro ha aderito al progetto?»
Si oggi a distanza di 10 anni si trovano esperienze e progetti di Pastorale Digitale un po' in tutta Italia (Milano, Torino, Catania, Palermo, Senigallia, Fano, Frosinone,...ed anche all'estero (Argentina, Brasile, Stati Uniti,...).
«Nella tua opera parli anche molto della tua vita personale, e in particolare delle tue esperienze con la religiosità (non tralasciando i momenti di crisi) e della condivisione della fede con gli altri. Nel testo, infatti, sono presenti molte fotografie che mostrano la tua partecipazione a diversi eventi di carattere spirituale, in varie parti del mondo. Quali sono i messaggi che hai voluto trasmettere con la tua testimonianza di vita?»
Anche qui mi piace rispondere prendendo le parole che usa il Vescovo Mons. Gerardo Antonazzo nella postazione: “Quando un testo si lascia leggere tutto d'un fiato è perché ti coinvolge, ti incalza e ti provoca a sfogliare di continuo pagine da divorare. Significa che le parole sono quasi trasfigurate dalla passione del cuore, superano le attese e le previsioni dello stesso lettore, dilatano i confini delle sue esplorazioni. [...> L'attento lettore si imbatte sin dai primi racconti in una storia di vita, quella dell'autore, tramite alcuni significativi quadri e scorci rappresentativi di luoghi, persone ed esperienze vissute in prima persona. L'autore sa coniugare abilmente, con un pizzico di saggia scaltrezza, l'autobiografia quale facile “esca” per attirare il lettore nella rete della comunicazione empatica. Petricca parte dal “raccontarsi”, ripercorrendo tratti salienti delle sue esperienze di vita: da quelle più “profane” a quelle propriamente “spirituali”, tutte significative ed espressive di un processo di crescita continuo e progressivo, imprevedibile per lui stesso, ma non per questo casuale. Ci aiuta così a scoprire una forma di comunicazione quasi confidenziale, sentita e partecipata. Non solo: Riccardo ci aiuta a superare il livello banale di una narrazione fatta di informazioni generiche e impersonali, per farla diventare una forma di “consegna” di sé al lettore. Il primo beneficiario del racconto autobiografico è proprio colui che lo compone”.
«So che da esperto di informatica e web ti occupi, tra i vari settori di tuo interesse, di Integrazione digitale e Sostenibilità, Cybersecurity, Intelligenza Artificiale ed Etica. Cosa trovi più affascinante di queste tematiche?»
Sono tutte tematiche importanti e fondamentali e per questo vi do appuntamento subito dopo l'estate con il mio prossimo libro: Chiesa e Pastorale Digitale - In Uscita verso una Società 5.0 edito dal Pozzo di Giacobbe.
«Nel 2015 hai pubblicato l'opera “Pastorale Digitale 2.0”. Di cosa tratta nel dettaglio? Consigli di iniziare da questo testo per poi approcciarsi alla tua ultima fatica letteraria, o sono due libri che possono essere letti indipendentemente l'uno dall'altro?»
Ho appositamente inserito all'inizio di entrambi libri (un po' come si fa anche con i programmi informatici) una parte comune ed iniziale in modo che possano anche essere letti indipendentemente l'uno dall'altro.
Contatti
https://www.riccardopetricca.it/
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https://www.amazon.it/Pastorale-digitale-3-0-Riccardo-Petricca/dp/8830659614
«Di cosa parla la tua nuova opera “Pastorale Digitale 3.0”?»
Mi piace descrivere il libro con le parole utilizzate dalla Prof.ssa Adriana Letta nella prefazione. Pastorale Digitale 3.0, tratta dell'utilizzo a fini pastorali dei media più avanzati, ma non è un saggio di sociologia, né un manuale tecnico e neppure un sussidio pastorale. È un racconto, in cui un protagonista parla di sé, del suo personale viaggio alla riscoperta della fede e pare che si avvicini al genere autobiografico con le tinte avvincenti del romanzo, ma presto la sua storia si intesse con quella di altri e la sua voce di narratore si intreccia con altre voci che testimoniano una storia comune, una storia di comunione
«Dalla tua opera: “Non bisogna solo mettere in rete ma bisogna mettere in comunione. Il compito di tutti i membri della Pastorale Digitale non era quello di aggregare ma di integrare e soprattutto non doveva limitarsi ad un semplice mettere in rete informazioni, ma doveva essere quello di mettere in comunione un vissuto. Il nostro compito doveva essere quello di rivelare l'amore di Dio celato dietro i pixel ed i byte, la nostra era una Missione ed un Servizio, il nuovo Servizio Diocesano di Pastorale Digitale”. Vuoi raccontarci dove e come è nato questo interessante progetto della Pastorale Digitale, e di cosa si tratta nello specifico?»
Il Progetto di Pastorale Digitale nasce nel 2013-2014 nella Diocesi di Sora-Aquino-Pontecorvo (prima dell'unificazione per volontà di Papa Francesco con Cassino) grazie all'intuizione del nuovo Vescovo S.E. Mons. Gerardo Antonazzo che con coraggio vuole dare un volto anche digitale alla diocesi inizialmente creando un gruppo di giovani e non che si occupassero del rifacimento del sito web che era solo un semplice sito vetrina, con la presenza sui social network (Facebook, Twitter, Instagram, Pinterest) con una WebTV e tanto tanto altro.
«Ormai la Pastorale Digitale, per quel che concerne la Diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo, è una realtà collaudata e funzionante a pieno regime. Vi sono nuovi propositi che vorresti realizzare?»
Oggi si studiano e sperimentano anche grazie al supporto di esperti e collaboratori esterni come il Prof. Fortunato Ammendolia del COP (Centro di Orientamento Pastorale di Roma), l'Avv. Paolo Cancelli Responsabile dell'Ufficio Sviluppo della PAMI (Pontificia Accademia Mariana Internazionale) e della Pontificia Università Antonianum, alla Prof.ssa Alessandra Sannella dell'Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale le applicazioni nella Chiesa e nella Pastorale delle nuove tecnologie come ad es. l'Intelligenza Artificiale, la Blockchain, la Realtà Virtuale ed Aumentata, l'Opinion e Religious Mining.
«Nel testo auspichi che l'esperienza della Pastorale Digitale possa essere abbracciata da ogni parrocchia. Qualcun altro ha aderito al progetto?»
Si oggi a distanza di 10 anni si trovano esperienze e progetti di Pastorale Digitale un po' in tutta Italia (Milano, Torino, Catania, Palermo, Senigallia, Fano, Frosinone,...ed anche all'estero (Argentina, Brasile, Stati Uniti,...).
«Nella tua opera parli anche molto della tua vita personale, e in particolare delle tue esperienze con la religiosità (non tralasciando i momenti di crisi) e della condivisione della fede con gli altri. Nel testo, infatti, sono presenti molte fotografie che mostrano la tua partecipazione a diversi eventi di carattere spirituale, in varie parti del mondo. Quali sono i messaggi che hai voluto trasmettere con la tua testimonianza di vita?»
Anche qui mi piace rispondere prendendo le parole che usa il Vescovo Mons. Gerardo Antonazzo nella postazione: “Quando un testo si lascia leggere tutto d'un fiato è perché ti coinvolge, ti incalza e ti provoca a sfogliare di continuo pagine da divorare. Significa che le parole sono quasi trasfigurate dalla passione del cuore, superano le attese e le previsioni dello stesso lettore, dilatano i confini delle sue esplorazioni. [...> L'attento lettore si imbatte sin dai primi racconti in una storia di vita, quella dell'autore, tramite alcuni significativi quadri e scorci rappresentativi di luoghi, persone ed esperienze vissute in prima persona. L'autore sa coniugare abilmente, con un pizzico di saggia scaltrezza, l'autobiografia quale facile “esca” per attirare il lettore nella rete della comunicazione empatica. Petricca parte dal “raccontarsi”, ripercorrendo tratti salienti delle sue esperienze di vita: da quelle più “profane” a quelle propriamente “spirituali”, tutte significative ed espressive di un processo di crescita continuo e progressivo, imprevedibile per lui stesso, ma non per questo casuale. Ci aiuta così a scoprire una forma di comunicazione quasi confidenziale, sentita e partecipata. Non solo: Riccardo ci aiuta a superare il livello banale di una narrazione fatta di informazioni generiche e impersonali, per farla diventare una forma di “consegna” di sé al lettore. Il primo beneficiario del racconto autobiografico è proprio colui che lo compone”.
«So che da esperto di informatica e web ti occupi, tra i vari settori di tuo interesse, di Integrazione digitale e Sostenibilità, Cybersecurity, Intelligenza Artificiale ed Etica. Cosa trovi più affascinante di queste tematiche?»
Sono tutte tematiche importanti e fondamentali e per questo vi do appuntamento subito dopo l'estate con il mio prossimo libro: Chiesa e Pastorale Digitale - In Uscita verso una Società 5.0 edito dal Pozzo di Giacobbe.
«Nel 2015 hai pubblicato l'opera “Pastorale Digitale 2.0”. Di cosa tratta nel dettaglio? Consigli di iniziare da questo testo per poi approcciarsi alla tua ultima fatica letteraria, o sono due libri che possono essere letti indipendentemente l'uno dall'altro?»
Ho appositamente inserito all'inizio di entrambi libri (un po' come si fa anche con i programmi informatici) una parte comune ed iniziale in modo che possano anche essere letti indipendentemente l'uno dall'altro.
Contatti
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