E' cominciato da poco il nuovo tour italiano dell'innovativo e controverso Immanuel Casto (all'anagrafe Manuele Cuni: “Troppo breve per tenerlo - ha specificato lui - Immanuel Casto invece ti riempie la bocca). Insieme al re italiano del “porno-groove” Romina Falconi (ex concorrente di X Factor 6) per una serie di performance live all'insegna della teatralità e dell'irriverenza, senza rinunciare alla satira intelligente che da sempre contraddistingue il “Casto Divo”. Durante il “Sognando Cracovia - Tour” i due artisti si esibiranno in coppia seguendo una scaletta che non lascerà insoddisfatti i fan, già impazziti durante la prima data di Modena.


Immanuel, molti criticano la tua musica.
Una volta alcuni politici hanno perfino cercato di annullare un mio concerto. Ma questo succede perché vengo frainteso: non inneggio a quello che canto, descrivo solamente una realtà che vedo, interpreto uno stereotipo. Poi sta alla gente trarre le conclusioni.
Qual è lo scopo di tutta questa irriverenza?
Prima di tutto voglio far divertire, non sono un illuminato, non giudico. Faccio parodie e guardo molto al marketing, dal genere musicale all'estetica dei video.
Dici di non essere “illuminato” ma il tuo nome si rifà al filosofo Immanuel Kant...
Sono sempre stato bravo in filosofia. Lo dico sinceramente: molto più della mia Prof. Una volta, alle superiori, le feci una domanda complessa sull'etica di Hegel, lei uscì un momento dalla classe e non tornò più.
Allora perché hai scelto questo nome?
Ironia. Lo stesso discorso vale, ovviamente, per “Casto”. Poi “Immanuel” vuol dire “Dio con noi”, sono sempre stato umile.
Romina, com'è lavorare con Immanuel Casto?
Molto stimolante. Abbiamo background diversi ma siamo accomunati dalla voglia di abbattere la barriera di ipocrisia che regna nella società come nella musica italiana. Tutti abbiamo dei difetti e noi li vogliamo raccontare. Ci interessa essere veri, non buoni.
Per tutti e due: quale musica amate?
Adoriamo la musica elettronica, pop e quella italiana degli anni '70. Allora c'era un'audacia nell'essere “personaggi” che oggi si è persa del tutto. Pensiamo a Renato Zero, Raffaella Carrà, Donatella Rettore...
Progetti per il futuro?
Partecipare a San Remo sfidando la commissione e noi stessi. Parleremo di violenza, il pezzo è già pronto. In futuro affronteremo temi sempre più seri.
Immanuel, pensi ancora che imparare i congiuntivi non sia importante? (i tuoi fan capiranno...)
Ma certo che è importante (ride). Poco tempo fa un tizio che mi criticava ha detto: “Ma voi ascoltate ancora uno che dice di non usare il gerundio? Non solo non ha capito la provocazione ma neanche il tempo verbale. Il gerundio è semplicissimo.


Immanuel Casto e Romina Falconi domani sera saranno a Prato, all' Exenzia Rock Club, poi a Pordenone sabato 25 e all'Alcatraz di Milano mercoledì 29 ottobre. In seguito altre sette date in giro per l'talia. La scaletta farà impazzire gli appasionati: dai grandi classici come Crash, Zero Carboidrati, Touche, e Circe, cantata da Romina; a temi più seri, con Quando Sono Morto, e Comunione e Liberazione. E poi paillettes, costumi dorati e tanti gemiti. Per un'ora e quaranta di concerto. I fan avranno di che divertirsi. Da segnalare, infine, la terza uscita del gioco di carte ideato da Immanuel Casto, “Squillo”, prevista per fine ottobre. Si chiamerà “Marchettari sprovveduti” e avrà come tema la prostituzione maschile.
Francesco Pellegatta