Nightguide intervista gli One-Eat-One,

Nightguide intervista gli One-Eat-One,

NIGHTGUIDE INTERVISTA ONE EAT ONE

Stavolta Nightuide si è voluta cimentare con un progetto serio e molto importante: gli One-Eat One.
A settembre siamo stati all'Home Festival di Treviso e proprio in quella occasione abbiamo conosciuto i membri di questo fantastico gruppo di musica elettronica che con la loro energia ed esuberanza ha toccato e arricchito tutte le persone con cui è venuto a contatto.
In primis i membri di questo gruppo sono dei grandi artisti e la loro musica è, senza troppi giri di parole, eccezionale. E se proprio ci fosse bisogno di notare questa piccola differenza che per loro non è tale, alcuni dei membri di questa fantastica band sono dei ragazzi con diverse forme e gradi di disabilità.
Io sono stato con loro per 4 giorni in campeggio, in pullman e al festival, e non ho visto nessuna differenza tra i vari membri del gruppo se non quelle puramente caratteriali.
Per me è stata una lezione importante conoscerli e fossi in voi mi fermerei un po' a leggere le loro parole. L'intervista è stata sottoposta a tutti (responsabili e ragazzi disabili), ma volutamente ho lasciato solo i nomi senza specificare chi è chi. Non serve!



NG. Ciao ragazzi, sono passati già tre mesi dalla nostra conoscenza all'Home Festival di Treviso. Come avete vissuto quell'esperienza e che vi è rimasto dentro dopo tutto questo tempo?

Samu: è stata una rilassante vacanza e un lavoro affascinante allo stesso tempo. Siamo tornati a casa felici e molto più uniti!
Walter: C'erano tante fie ( ragazze in Livornese). E' stato bello stare lontano da casa, con il gruppo per tanti giorni!
Matteo: è stato bello conoscere nuove persone era bello fare tardi...non ero mai tornato a casa alle sei di mattina!
Michele: è stata una liberazione...era tanto che non mi divertivo cosi. C'era un bel clima di festa, una sana e pura aria di divertimento che mi è rimasta dentro x tanto tempo. E' stato bello portare il nostro progetto in un festival cosi importate. Mi è rimasta la consapevolezza che se continuiamo a lavorare cosi ci possiamo togliere tante soddisfazioni. Non vedo l'ora di partecipare ad un altro festival!
Riccardo: è stata un'esperienza che ci ha fatto crescere e ci ha rinforzato...mi ha lasciato la certezza che questo progetto continuerà a crescere.
Said: Ho sentito tanta bella musica. Mi è piaciuto stare al nostro stand a pubblicizzare il nostro progetto.

NG. Cosa è cambiato rispetto a prima?
Michele: si è rafforzata la consapevolezza che lavorando duro e uniti i risultati si vedono e si sentono e che proporre il nostro progetto al di fuori della nostra città natale è sicuramente alla nostra portata.
Walter: siamo molto più bravi perchè abbiamo lavorato tanto e siamo più sicuri di prima. Mi sento più sicuro e convinto a gestire la musica (il live set). Mi sono sentito molto più autonomo di quando sono a casa!
Matte: mi sono divertito con persone conosciute al festival grazie alla musica.
Said: per me non è cambiato niente!
Riccardo: abbiamo trovato la nostra identità musicale e di conseguenza abbiamo spostato i nostri obiettivi.
Samu: ci sentiamo ancora di piu una famiglia.

NG. Voi portate avanti un progetto bellissimo e, per quel che mi riguarda, troppo poco conosciuto. Raccontateci un po' cos'è in concreto il gruppo One-Eat-One.
Michele: il nome del gruppo ci identifica...uno mangia uno perchè la fusione tra tre persone normodotate e tre persone diversamente abili da vita ad un vero e proprio gruppo musicale!
Said: one eat one è un gruppo.
Matte e Walter: siamo un gruppo che fa musica elettronica.
Simone: è diventata una parte importante per esprimere quello che sento quotidianamente.
Samu: la sfida più affascinante della mia vita.

NG. E ora voglio sapere per voi responsabili cos'è personalmente questo progetto. Stavolta non nel concreto, ma dentro di voi.
Simone: un misto tra angoscia e divertimento.
Michele: è la ricerca di una cosa che probabilmente non raggiungerò mai, un'utopia vivente, la ricerca continua di migliorarmi come persona e artista.
Samu: fare della diversità un punto di forza ed unione.un sogno che spero diventi realtà.
Matteo: è una grande passione.
Said: non ha saputo rispondere alla domanda.
Walter: è amicizia.

NG. Io ho avuto, come già detto, la fortuna di conoscervi personalmente. E lo ritengo un onore. Siete un gruppo straordinario, ma anche dei folli totali...ahahah. Cosa vi ha unito? Cosa vi tiene insieme? E cosa vi spinge ad andare avanti? Non ve la cavate dandomi tre volte la stessa risposta.
Samu: mi ha unito al gruppo che stava nascendo l'incontro con Michele ubriaco in un noto pub di Livorno. Ci tengono insieme la passione per la musica anche se veniamo da realtà e stili musicali diversi e i continui litigi (se la ride)!
Simo: la voglia di fare musica e di condividerla con più persone possibile e ci tiene unita la voglia di uscire dal guscio.
Michele: ci ha unito il progetto in sé. Ci tiene insieme il bene che ci vogliamo la voglia di collaborare come in una famiglia e la voglia di mettere da parte gli interessi personali a favore di quelli del gruppo...avere continui obiettivi.

NG. Non c'è dubbio che sia da un punto di vista artistico che umano voi rappresentate una grossa alterazione del concetto di normale sia per l'industria musicale che per la società in genere. Cos'è per voi la diversità? Come la intendete?
Samu: rispondo con una frase che amo tanto di uno scrittore che mi ha incantato: Tiziano Terzani.
“è nell'armonia tra le diversità che il mondo sta in tensione, si regge, si riproduce...VIVE!”
Simone: la diversità c'è se la vuoi vederela diversità è essere tutti uguali.
Walter: l'importante è divertirci e far divertire le persone con la nostra musica indipendentemente da tutto.
Said: non ho un pensiero su questa cosa...non mi interessa.
Matte: se una persona non ci vede oppure cammina male può comunque far parte di un progetto e far divertire gli altri.
Michele: la diversità è una risorsaè l'omologazione moderna ad essere un pericolo. Voi trombereste tutti la solita fia? (fia = ragazza).
Riccardo: rispondo con una domanda: qual'è il concetto di diversità?

NG. E adesso faccio una domanda più pesante. Cosa sono per voi la disabilità e l'handicap?
Said: io sono down ma è uguale.
Walter : disabilità è quando una persona ha dei problemi. Io sono disabile ma cerco la mia stabilità e la mia autonomia. A volte ci penso a volte no.
Michele : da tecnico dico che una persona nasce con un handicap il quale poi comporta una disabilità. Quindi più possibilità diamo ad una persona con handicap di esprimersi meno si percepirà la disabilità. Noi ne siamo una prova vivente... la musica elettronica è il mezzo che usiamo per esaltare le qualità di tutti i componenti del gruppo.
Samu: è un' ingiustizia che mi fa incazzare!
Riccardo: è un continuo stimolo per migliorarsi.

NG. Cosa vi sentite di consigliare a chi, in prima persona o da care giver, vive tutti i giorni le difficoltà legate alle disabilità e agli handicap?
Michele: consiglio di studiare; di ascoltare la persona che si ha davanti e accettare gli insuccessi che capiteranno come accadono nella vita quotidiana.
Simo: cercare di scovare le loro qualità...non fermarsi alla disabilità ma trovare i loro punti di forza le loro passioni a aiutarli a svilupparli.
Samu: mi ricordo che prima del primo incontro con tutte le persone che sono diventate poi parte del gruppo avevo paura...io consiglio di non aver paura!
Riccardo: di non guardare e affrontare questo mondo con pietà.

NG. Dove sta andando ora questo progetto? Che programmi avete?
Il progetto continua e migliora di giorno in giornostiamo lavorando insieme per la nascita del nostro primo album...il 12 Dicembre inizieremo la registrazione delle tracce negli studi degli Appaloosa (noto gruppo musicale Livornese conosciuto in tutta Europa).
Alcune delle nostre tracce vedranno la collaborazione di alcuni artisti che ci hanno accompagnato fin dai nostri primi passi: Roberto Luti (chitarrista di fama mondiale grazie al progetto Play For Change), Villasound, Nicola Venturini (tastierista), Massimo Gemini (trombettista).
Il nostro obiettivo principale è portare la nostra musica e il nostro progetto ovunque!

NG. E adesso l'ultima domanda che faccio uguale a tutti gli artisti da me intervistati. Se vi trovasse in un negozio di musica dove c'è tutto ma proprio tutto, quali sarebbero i primi 3 album che comprereste?
Samu: scotch mist radiohead- singles 93-03 the chemical brothers- underworld 8ball
Matte: lorenzo 2015 CC- Nove Eros Ramazzotti-Buoni o Cattivi Vasco Rossi
Michele: Tool undertow-blind melon-prodigi
Said: One eat one-Queen-Guns e roses-
Walter: Ligabue- Vasco Rossi-Skrillex
Simone: Savant vario-Villasound-Appaloosa

I loro canali ufficiali sono:
Facebook: https://www.facebook.com/OneEatOne/photos_stream
Youtube: https://www.youtube.com/channel/UCuGXd3WcQGRAb6QY-JvaOkw

Intervista a cura di Luigi Rizzo

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