
Marea & Mietta primi nelle classifiche Jazz: l'intervista ad Andrea Dessì.
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28/10/2017 | leslie-fadlon
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I Marea sono un duo italiano di latin jazz, attivo dal 2006 e composto dal chitarrista, compositore e arrangiatore Andrea Dessì e dal polistrumentista, arrangiatore e produttore Massimo Tagliata. ll duo propone un'originale mélange di suoni e generi musicali: musica classica, jazz, swing, blues, folk, pop e musica latina. L'impronta data ai loro lavori è jazzistica ed è essenzialmente dominata dalla fisarmonica istrionica di Massimo Tagliata e dalla chitarra latina di Andrea Dessì, strumenti per cui entrambi i musicisti vengono considerati dei virtuosi. Il set sonoro viene arricchito, a seconda dei progetti, da strumenti ad arco, a fiato, a tastiera e a percussione, usati in maniera decisa e allo stesso tempo melodica, nonché da voci calde e dinamiche come quella di Mietta.
Il 20 ottobre 2017 escono sui digital stores i primi due singoli del progetto discografico con Mietta: “Semplice”, inedito scritto con la cantante, e “Historia de un amor”, cover a ritmo di bolero, che raggiungono rispettivamente il 1° e il 3° posto nella classifica Top 100 Brani 'Jazz' di iTunes.
Abbiamo intervistato Andrea Dessì.
Com'è nata la tua passione per la musica?
Da piccolo ascoltavo tantissima musica, quella che ascoltavano i miei, dai Beatles a Rubinstein, da Battisti ai Rolling Stones.
Poi, alle elementari, mi hanno fatto studiare pianoforte classico.
Alle medie avevo smesso, ma un giorno per noia dissi a mia madre: “Cosa posso fare?”. E lei mi diede in mano la chitarra e disse: “Impara questi accordi”. E così fu...
Qual è l'intento artistico dei Marea?
Scrivere brani originali, sinceri, che abbiano come punto in comune la commistione dei generi. Sono un postmoderno, mi piace il futuro e guardare avanti, ma sempre senza scordare il passato e le origini.
Quale l'esperienza più bella fatta finora come band?
Mah... sono state tante... ne dico una che ricordo con piacere: io con Massimo Tagliata su Rai Uno per due volte a suonare i miei brani originali con l'orchestra che ci accompagnava. Devo dire molto emozionante e grande soddisfazione.
Attualmente siete con Mietta al 1° posto e al 3° posto nella Top 100 Brani 'Jazz' di iTunes. Come ti senti a riguardo?
Grande soddisfazione che ci premia delle fatiche e del lavoro fatto. Si tratta di “Semplice” e “Historia de un amor”, i primi due singoli di un album ambizioso e in divenire. L'altro brano che andò bene in passato per me è stato “Non vivo più senza te” di Biagio Antonacci, che ho firmato, mia la musica suo il testo... era da un po' che non facevo cose nel pop, ma è sempre una bella sfida.
Cosa si può aspettare il pubblico dei tuoi live?
Generalmente i live sono il nostro forte. Abbiamo un gruppo di musicisti fuoriclasse. Massimo Tagliata, che con me forma i Marea, è un fisarmonicista e pianista eccezionale, oltre ad essere arrangiatore e tante altre cose... anche un amico. Poi Roberto Rossi è uno dei migliori batteristi in circolazione per la musica latin. Vendiamo cara la pelle dal vivo e ci divertiamo tanto. I concerti sempre diversi e inaspettati, anche per noi, altrimenti ci annoiamo. I prossimi tre appuntamenti in calendario: "Marea per Anffas Onlus" il 9 novembre al Teatro Filarmonico di Verona e “Mietta & Marea” il 16 novembre al Bravo Caffè di Bologna.
Quali dischi non dovrebbero mancare nella collezione dei tuoi/vostri ascoltatori?
Questa domanda molto bella richiede troppo tempo.
A mio modesto parere ci vuole un po' di tutto e, per essere più sintetico, nomino gli autori: Mozart, Beethoven, Bach,
Coltrane, Davis, B.B. King, Ray Charles, Beatles, Rolling Stones, ecc.
E quale disco avresti voluto scrivere?
Io? “The Epic” di Kamasi Washington. Superlativo, lo ascolto sempre... l'ho visto dal vivo... è davvero il nuovo Coltrane, sensazionale!!
Parlaci dei tuoi prossimi progetti.
Uscirà a breve il mio cd da solista, con una versione strumentale di “Non vivo più senza te” e altri brani in stile mediterraneo.
Un cd dei Marea per celebrare i 10 anni di Marea col grande Javier Girotto, col quale abbiamo iniziato 10 anni fa. È stato il nostro mentore, il cd si chiamerà “Mediterranean Simposyum”.
Poi in arrivo una sorpresa, un disco di 'Blues Mediterraneo' con i Marea e, come new entry, una giovane ma promettente cantante, Elena Giardina. Davvero non vedo l'ora di iniziare!!
Il 20 ottobre 2017 escono sui digital stores i primi due singoli del progetto discografico con Mietta: “Semplice”, inedito scritto con la cantante, e “Historia de un amor”, cover a ritmo di bolero, che raggiungono rispettivamente il 1° e il 3° posto nella classifica Top 100 Brani 'Jazz' di iTunes.
Abbiamo intervistato Andrea Dessì.
Com'è nata la tua passione per la musica?
Da piccolo ascoltavo tantissima musica, quella che ascoltavano i miei, dai Beatles a Rubinstein, da Battisti ai Rolling Stones.
Poi, alle elementari, mi hanno fatto studiare pianoforte classico.
Alle medie avevo smesso, ma un giorno per noia dissi a mia madre: “Cosa posso fare?”. E lei mi diede in mano la chitarra e disse: “Impara questi accordi”. E così fu...
Qual è l'intento artistico dei Marea?
Scrivere brani originali, sinceri, che abbiano come punto in comune la commistione dei generi. Sono un postmoderno, mi piace il futuro e guardare avanti, ma sempre senza scordare il passato e le origini.
Quale l'esperienza più bella fatta finora come band?
Mah... sono state tante... ne dico una che ricordo con piacere: io con Massimo Tagliata su Rai Uno per due volte a suonare i miei brani originali con l'orchestra che ci accompagnava. Devo dire molto emozionante e grande soddisfazione.
Attualmente siete con Mietta al 1° posto e al 3° posto nella Top 100 Brani 'Jazz' di iTunes. Come ti senti a riguardo?
Grande soddisfazione che ci premia delle fatiche e del lavoro fatto. Si tratta di “Semplice” e “Historia de un amor”, i primi due singoli di un album ambizioso e in divenire. L'altro brano che andò bene in passato per me è stato “Non vivo più senza te” di Biagio Antonacci, che ho firmato, mia la musica suo il testo... era da un po' che non facevo cose nel pop, ma è sempre una bella sfida.
Cosa si può aspettare il pubblico dei tuoi live?
Generalmente i live sono il nostro forte. Abbiamo un gruppo di musicisti fuoriclasse. Massimo Tagliata, che con me forma i Marea, è un fisarmonicista e pianista eccezionale, oltre ad essere arrangiatore e tante altre cose... anche un amico. Poi Roberto Rossi è uno dei migliori batteristi in circolazione per la musica latin. Vendiamo cara la pelle dal vivo e ci divertiamo tanto. I concerti sempre diversi e inaspettati, anche per noi, altrimenti ci annoiamo. I prossimi tre appuntamenti in calendario: "Marea per Anffas Onlus" il 9 novembre al Teatro Filarmonico di Verona e “Mietta & Marea” il 16 novembre al Bravo Caffè di Bologna.
Quali dischi non dovrebbero mancare nella collezione dei tuoi/vostri ascoltatori?
Questa domanda molto bella richiede troppo tempo.
A mio modesto parere ci vuole un po' di tutto e, per essere più sintetico, nomino gli autori: Mozart, Beethoven, Bach,
Coltrane, Davis, B.B. King, Ray Charles, Beatles, Rolling Stones, ecc.
E quale disco avresti voluto scrivere?
Io? “The Epic” di Kamasi Washington. Superlativo, lo ascolto sempre... l'ho visto dal vivo... è davvero il nuovo Coltrane, sensazionale!!
Parlaci dei tuoi prossimi progetti.
Uscirà a breve il mio cd da solista, con una versione strumentale di “Non vivo più senza te” e altri brani in stile mediterraneo.
Un cd dei Marea per celebrare i 10 anni di Marea col grande Javier Girotto, col quale abbiamo iniziato 10 anni fa. È stato il nostro mentore, il cd si chiamerà “Mediterranean Simposyum”.
Poi in arrivo una sorpresa, un disco di 'Blues Mediterraneo' con i Marea e, come new entry, una giovane ma promettente cantante, Elena Giardina. Davvero non vedo l'ora di iniziare!!
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