
Nightguide intervista i Powerwolf
-
01/07/2018 | valentina-ceccatelli
- 3001
I Powerwolf, una delle band teutoniche più amate anche nel nostro paese, tornano con il loro nuovo album, The Sacrament of sin, a luglio. Abbiamo parlato con loro del disco, del tour e della situazione dell'heavy metal in giro per il mondo.
Ok, iniziamo dalle cose più importanti: puoi dirci qualcosa sul vostro nuovo album?
Certo! Sacrament of sin è il nostro attimo album e, rispetto a quelli precedenti, c'è più varietà: questo non significa che i dischi precedenti non siano all'altezza di questo, anzi. E' solo che siamo arrivati al punto in cui abbiamo deciso che volevamo fare anche qualcosa di diverso, che ci portasse nuovo interesse dall'esterno. Abbiamo anche avuto più tempo per realizzare il disco, solitamente ne abbiamo meno: qui invece ne abbiamo avuto di più, e lo abbiamo usato per lasciarci influenzare dalla musica di altre band e sviluppare nuova musica, e il risultato è il tipico album dei Powerwolf con nuovi elementi.
Hai detto che in questo disco ci sono state molte influenze, puoi dirci di più?
Per esempio, abbiano registrato tracce con un sound diverso della tastiera, c'è l'organo, per la prima volta ho usato la cornamusa ma solo per dare un certo mood alle canzoni. Come ti dicevo abbiamo avuto più tempo, siamo tornati un po' alle origini, e abbiamo creato anche alcune canzoni che si prestano bene ad essere cantate dalle persone. E' la prima volta che pensiamo che potremmo davvero suonare quasi tutti i pezzi nuovi dal vivo: non lo faremo, perchè ci piace unire il vecchio al nuovo, ma sappiamo che potremmo.
Sono d'accordo: ho ascoltato qualcosa del disco, e credo che ci siano un sacco di possibili inni metal la dentro!
Oh, grazie! (ride) Scriviamo con le melodie già in testa, e poi riusciamo a tirarne fuori una canzone. normalmente il processo delle band metal è: inizi con le chitarre e poi ci aggiungi la voce, mentre noi abbiamo fatto il contrario. Devi avere un'idea, devi riuscire a mettere giù qualcosa su quel foglio bianco che ti trovi davanti.
Mi hai detto che avete usato le cornamuse, l'organo, nuovi suoni per la tastiera: stavate cercando un nuovo mood o stavate sperimentando?
Per esempio, nella canzone in cui ci sono le cornamuse nell'intro danno le danno la direzione, ed è una cosa interessante. Abbiamo capito che possiamo usare diversi strumenti e suonare sempre come i Powerwolf, e per noi è stata una nuova esperienza perchè non avevamo mai visto la cosa da quella prospettiva: ci ha dato il coraggio di osare di più e dare elementi freschi alle canzoni. Sono sempre pezzi dei Powerwolf, ma con cose nuove dentro: sono sicuro che ci riconoscerete lo stesso! (ride). Non è un disco sperimentale, siamo sempre noi.
Ok, adesso arriva una domanda strana: cosa pensi dello stato della musica heavy metal, al momento?
No, è una buona domanda: la scena metal è enorme, da un lato del mondo, mentre dall'alto è una grande subcultura. L'heavy metal non esiste nei media mainstream, devi andarlo a cercare, e spesso viene sottovalutato da chi non lo segue, ma ci sono così tanti fan in giro per tutto il mondo: è una grande famiglia, è un ponte che unisce persone che stanno in luoghi lontanissimi fra loro.
Certo, per chi lo ascolta ogni concerto heavy metal ti fa sentire quasi a casa.
Esatto (ride). Direi anche che adesso c'è una nuova generazione di ragazzi che ascoltano questa musica, ci stanno crescendo, e ne sono davvero felice. Ci sono band influenzate dal metal che hanno inserito nuovi elementi, come i Volbeat o i Five fingers death punch, e ci sono ragazzini davvero giovani che vanno a vederli. E questo è un bene, significa che la famiglia sta crescendo. A volte vedi famiglie intere e pensi: cosa? (ride)
Ok, ultima domanda: cosa puoi raccontarci del tour?
Finalmente ricominceremo a suonare dal vivo! (ride). Iniziamo il tour a Parigi, suoneremo con Ozzy, al Download Festival, con gli Iron Maiden e avremo parecchie date da headliner durante l'estate. Fra Ottobre e Novembre continueremo a saremo anche a Milano, al Live Club, e dobbiamo essere preparati perchè i fan italiani sono davvero folli! (ride)
Articoli correlati
Elena Ventura racconta "Inevitabile"
10/07/2025 | lorenzotiezzi
Nel suo nuovo disco, elena ventura non ha evitato nulla. Nessuna parola addolcita, nessun pensiero trattenuto. “Inevitabile” è il titolo che ha scelto e non è solo ...
"Cosa Resterà", Limmara racconta il suo sound
09/07/2025 | lorenzotiezzi
In "cosa resterà" riesci a toccare corde molto intime senza mai cadere nell'autobiografismo puro. Come riesci a mantenere questo equilibrio tra confessione personale e ...
L'estate tra mixer (e autostrada) di Alessandro Br1
08/07/2025 | lorenzotiezzi
Molti pensano che la vita di un dj sia solo musica e relax. Chi vuole avrebbe anche tempo per additivi d'ogni tipo. Non è vero. Soprattutto d'estate, spostarsi tra un ...