Se parlassi subito di Andrea Sasdelli, forse molti di voi avrebbero un vuoto di qualche secondo per associare il nome al volto e alcuni di voi si domanderebbero “chi è costui?” senza trovare una risposta. Andrea Sasdelli è l'attore dietro il personaggi di Giuseppe Giacobazzi, e qui tutti starete pensando: “aaaah, ecco chi è! Quello di Zelig!”. Si proprio lui.
Andrea Sasdelli è uno dei più grandi attori comici che le file dello storico cabaret televisivo di Zelig abbia sfornato, l'ultimo di una lunga serie proveniente da quella comicità a carattere folkloristico regionale così tipica dell'avanspettacolo di scuola italiana. La storia italiana è piena di grandi attori che hanno scelto la comicità come via per esprimere la loro arte e le peculiarità tipiche di una data provincia e di un dato accetto come linguaggio per arrivare al pubblico. Ma nonostante, come già detto, il nostro Paese ne abbia visti tantissimi di comici eccellenti, si commette sempre lo stesso errore, ovvero quello di dimenticare che questo tipo di artisti sono anche dei grandissimi attori.
Andrea Sasdelli arriva in scena al Teatro Celebrazioni di Bologna ormai quasi 2 settimane fa (chi ancora non lo avesse visto, ha fino a domenica per provare a trovare i biglietti disdetti da qualcuno) il suo ultimo spettacolo teatrale “Noi. Mille volti e una bugia” per ben 14 repliche tutte sold out: un record per un attore comico e un record in generale. Ma chi lo vedrà a Bologna in questi giorni o in altre città per le prossime date, non si aspetti una ripetizione pedissequa delle battute di Giacobazzi. Non a caso sto insistendo nel parlare dell'attore e non del suo personaggio.
L'ambizioso quando intimo e personale progetto di “Noi. Mille volti e una bugia” intende portare lo spettatore tra tantissime risate, ma anche con dei picchi di commovente introspezione, a conoscere meglio il percorso che ha portato alla creazione di un personaggio così vivo, popolare e spontaneo da aver quasi ucciso e annullato il suo creatore.
“Noi. Mille volti e una bugia” potrebbero essere riassunto paragonandolo in un ardito connubio tra la psicologia del Pirandello di “Uno, Nessuno, Centomila” e la popolana comicità del Don Camillo di Guareschi/Fernandel. Lo spettacolo è un viaggio alla scoperta delle maschere della animo umano, da quelle classiche del buonismo e dell'ipocrisia a quelle più moderna delle fake lives dei social. Sasdeli porta lo spettatore su una montagna russa di emozioni che ti portano a salire in un crescendo di risate per poi portarti a riflettere sull'importanza di conoscere se stessi e di non perdersi nelle mille menzogne che giorno raccontiamo agli altri. Perché poi a furia di mentire agli altri i primi a cadere nella trappola siamo proprio noi.
Non voglio svelarvi le tante sorprese interpretative e scenografiche che ci sono in questo spettacolo, ma spero di avervi invogliato ad andare a vederlo, perché vi ricordiate sempre di più di Andrea Sasdelli e un po' di meno di Giuseppe Giacobazzi.
Articolo e foto a cura di Luigi Rizzo

Noi Mille Volti e una bugia - il nuovo spettacolo teatrale di Andrea Sasdeli, alias Giacobazzi. è un viaggio dentro noi stessi
-
09/11/2019 | luigirizzo
- 10023
Articoli correlati
"Il Lato Oscuro del Matched Betting": Una Guida Completa per Scommettere in Sicurezza
18/09/2024 | Nightguide
negli ultimi anni, il matched betting ha guadagnato crescente popolarità come una strategia potenzialmente sicura per ottenere profitti sfruttando i bonus offerti dai b...