Introduzione
Dalla sua prima uscita nipponica nel Dicembre 2004, Psp ha cercato di far riemergere il conflitto di una ventina d'anni fa, quando il formato Betamax (di Sony) moriva di fronte alla limitata ma meno costosa vhs, un pò come oggi Nintendo Ds fa con nonchalanche quasi assurda (Giappone in primis) nei confronti di Psp di Sony.
Come andrà questa guerra tra console portatili, la più memorabile dai tempi della sfida Gameboy/Lynx/Game Gear, non ci è dato saperlo e non lo vedremo qui; Tekken Dark Resurrection, motivo di questo articolo, è IL videogioco da avere su Psp, IL videogioco portatile del momento e IL capolavoro tecnologico tascabile in fatto di gaming.
E scusate se è poco.[img src=/data/rubriche/nbugarr7h6gqb47qc7np1158668441.jpg alt=Immagine>
Tekken 5 2.0
Tekken Dark Resurrection, uscito nelle sale giochi l anno scorso, è una revisione a Tekken 5, bilancia al meglio le caratteristiche dei tantissimi fighters, aggiunge 2 personaggi inediti interessantissimi (e fa tornare in vita Armor King) e rende la giocabilità nettamente più frenetica di prima, visto che con pochi colpi ben assestati è possibile spedire per aria l'avversario e mazzuolarlo per bene, anche al suo ritorno di faccia al suolo.
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La giocabilità del franchise Bandai Namco è sempre stata assicurata dai tanti personaggi disponibili (alcuni come Kazuya, Heiachi,Paul e Law assorti al rango di personaggi storici del mondo videoludico), dal poter giocare senza sapere le mosse schiacciando (quasi) a casaccio i 4 tasti funzione o (come il sottoscritto vincitore di alcuni tornei di Tekken 2 anni fa su Ps1), imparando le centinaia di mosse per personaggio, grazie alla sempre comoda opzione allenamento e tutti i mini giochi (come il divertente bowling) da trastullarsi tra un round e l'altro.
Come lecito aspettarsi, 2 console possono essere linkate in wireless per emozionanti scontri con gli amici, mentre sfruttando un hot spot, è possibile inviare i propri ghost al server centrale della software house giapponese: StefoStyle può scaricare, ad esempio, il ghost dell'utente pincopallino, personaggio Kazuya, con ben impresso il suo stile di gioco, dandomi l impressione di poter giocare, quindi, contro un numero pressochè infinito di utenti.
Infine (Virtua Fighter 4 Evolution docet), è possibile creare un proprio account, usare i personaggi preferiti, tracciando tutta una serie di statistiche di vittorie/sconfitte, salendo di grado, ottenendo denaro per comprare oggetti (dagli occhiali da sole, ad improbabili maschere, borse, orsetti da portare in testa, etc), vestiti, cotillons, dal normale all'assolutamente fuori di cranio.[img src=/data/rubriche/lqztigtirbsyospjm8sk1158669075.jpg alt=Immagine>
Graficamente, il display a 16:9 di Playstation Portable non era abituato a sittanta grazia da Ridge Racer di (sempre) namchiana produzione: textures stupende, fondali ricostruiti, come i personaggi, da zero rispetto alla versione a gettoni, che vengono animati a 60 fotogrammi al secondo senza incertezza alcuna, ammezzandosi solo nelle riuscitissime cut scenes.
E'impressionante mettere vicino Dark Resurrection alla peraltro stupenda versione Ps2 del prequel, la differenza è davvero poca cosa, se non fosse che questa revision si porta tranquillamente nel tascone del jeans o nella borsetta..colonna sonora in parte remixata e tra le migliori della saga, effetti sonori ed urla mantenuti invariati e quindi sempre molto duri e d'effetto concludono un eccellente quadro finale.
Conclusione[img src=/data/rubriche/197a61s73tvo0yel9v661158669821.jpg alt=Immagine>
Forse nell'intro dell'articolo erano già chiare le mie conclusioni su Tekken Dark Resurrection ma onestamente e (ci tengo a precisarlo) da possessore di entrambe le console, finalmente c'è un titolo che mostra la potenza di Psp: grafica e sonoro ai massimi livelli, giocabilità ad alto tasso di adrenalina, tanti personaggi e modalità di gioco, gioco multiplayer, opzioni online..IL titolo per Psp da avere ASSOLUTAMENTE.
E, come Tekken all'uscita di Psone...ancora una volta, c'è restare a bocca apertacon un unica grande differenza: possiamo giocarci DOVE vogliamo.
