
VISITARE IL MACBA: AVANGUARDIA A BARCELLONA
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23/05/2007 | millano79
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Sempre restando sulla scia del tema “arte contemporanea”, che stuzzica particolarmente il mio interesse, oggi voglio parlarvi di una di quelle strutture espositive forse non molto conosciute ai meno avvezzi a questo tipo di curiosità, ma che maggiormente sono degne di essere conosciute e visitate.
Sto parlando del MACBA (Museu d'Art Contemporani de Barcelona) di Barcellona situato in Plaça dels Angels in un maestoso complesso architettonico nei pressi della Ramblas,e progettato
dall'architetto americano Richard Meier con l'intento di dare un impatto spaziale molto forte rispetto al contesto in cui è situato, contribuendo tra l'altro nel corso del tempo alla riqualificazione di un'area in parte degradata.
L' edificio presenta una notevole semplicità e linearità organizzativa; l' entrata principale introduce alle corti retrostanti e ad uno spazio a tutta altezza che ospita la grande rampa da cui si accede ai piani espositivi, fungendo nel contempo da filtro della violenta luce pomeridiana.
Il museo è dedicato all'arte internazionale del dopoguerra, riservando chiaramente un'attenzione particolare all'arte contemporanea spagnola, soprattutto catalana.
In sale apposite è allestita la collezione permanente, in continuo ampliamento, mentre altri spazi appositi sono destinati invece alle mostre.
Il museo si occupa inoltre di un fitto programma di attività che vanno da quelle di carattere didattico-pedagogico, a conferenze, proiezioni, manifestazioni dall'approccio multimediale.
La collezione permanente del Museu d'Art Contemporani de Barcelona copre l'arco cronologico che va dall'immediato dopoguerra ad oggi. Unica eccezione è rappresentata da alcune opere di artisti spagnoli delle avanguardie storiche.
Molto spazio spetta all'arte informale, dove spicca un folto gruppo di opere del gruppo spagnolo El Paso: Jorge Oteiza, Antonio Saura, Antoni Tàpies. Ben rappresentate sono anche l'arte italiana, l'arte americana e quella tedesca degli ultimi cinquant'anni. Spazialismo, pop art, land art, arte povera, neoespressionismo, transavanguardia, graffitismo sono solo alcune delle correnti documentate.
E' difficile descrivere a parole le sensazioni che si possono provare passeggiando all'interno del MACBA; si tratta di una struttura in continuo divenire, e cio che vi è esposto è una forma di riflessione sul mondo che noi stessi viviamo, uno spazio in cui il visitatore è accompagnato, alcune volte con dolcezza mentre altre con veemenza, in uno stato di sospensione in cui spesso non ci si rende più neanche conto dello scorrere del tempo.
Mi piace descrivere a questo punto un'installazione di Krzystof Wodiczko, intitolata "If you see something". Una stanza buia, quattro proiezioni alle pareti. Quattro finestre opache, dietro le quali vedi solo le sagome di quattro gruppi di persone che stanno parlando. Lingue diverse, in comune l'argomento: il mondo dopo l'11 settembre e la migrazione. Quello che stanno dicendo puoi ascoltarlo, confuso, dall'audio nella sala. Oppure, puoi prendere le cuffie, ed origliare dietro ciascuna finestra.
Questo è solo un esempio della potenza comunicativa che emana da un complesso espositivo davvero imperdibile.
Buona visita a tutti.
http://www.macba.es
MACBA - Museu d'Art Contemporani de Barcelona
Plaça dels Angels, 1
08001 Barcelona
Tel +34 93 412 08 10
Fax +34 93 412 46 02
Emiliano Tricarico
Sempre restando sulla scia del tema “arte contemporanea”, che stuzzica particolarmente il mio interesse, oggi voglio parlarvi di una di quelle strutture espositive forse non molto conosciute ai meno avvezzi a questo tipo di curiosità, ma che maggiormente sono degne di essere conosciute e visitate.
Sto parlando del MACBA (Museu d'Art Contemporani de Barcelona) di Barcellona situato in Plaça dels Angels in un maestoso complesso architettonico nei pressi della Ramblas,e progettato
dall'architetto americano Richard Meier con l'intento di dare un impatto spaziale molto forte rispetto al contesto in cui è situato, contribuendo tra l'altro nel corso del tempo alla riqualificazione di un'area in parte degradata.
L' edificio presenta una notevole semplicità e linearità organizzativa; l' entrata principale introduce alle corti retrostanti e ad uno spazio a tutta altezza che ospita la grande rampa da cui si accede ai piani espositivi, fungendo nel contempo da filtro della violenta luce pomeridiana.
Il museo è dedicato all'arte internazionale del dopoguerra, riservando chiaramente un'attenzione particolare all'arte contemporanea spagnola, soprattutto catalana.
In sale apposite è allestita la collezione permanente, in continuo ampliamento, mentre altri spazi appositi sono destinati invece alle mostre.
Il museo si occupa inoltre di un fitto programma di attività che vanno da quelle di carattere didattico-pedagogico, a conferenze, proiezioni, manifestazioni dall'approccio multimediale.
La collezione permanente del Museu d'Art Contemporani de Barcelona copre l'arco cronologico che va dall'immediato dopoguerra ad oggi. Unica eccezione è rappresentata da alcune opere di artisti spagnoli delle avanguardie storiche.
Molto spazio spetta all'arte informale, dove spicca un folto gruppo di opere del gruppo spagnolo El Paso: Jorge Oteiza, Antonio Saura, Antoni Tàpies. Ben rappresentate sono anche l'arte italiana, l'arte americana e quella tedesca degli ultimi cinquant'anni. Spazialismo, pop art, land art, arte povera, neoespressionismo, transavanguardia, graffitismo sono solo alcune delle correnti documentate.
E' difficile descrivere a parole le sensazioni che si possono provare passeggiando all'interno del MACBA; si tratta di una struttura in continuo divenire, e cio che vi è esposto è una forma di riflessione sul mondo che noi stessi viviamo, uno spazio in cui il visitatore è accompagnato, alcune volte con dolcezza mentre altre con veemenza, in uno stato di sospensione in cui spesso non ci si rende più neanche conto dello scorrere del tempo.
Mi piace descrivere a questo punto un'installazione di Krzystof Wodiczko, intitolata "If you see something". Una stanza buia, quattro proiezioni alle pareti. Quattro finestre opache, dietro le quali vedi solo le sagome di quattro gruppi di persone che stanno parlando. Lingue diverse, in comune l'argomento: il mondo dopo l'11 settembre e la migrazione. Quello che stanno dicendo puoi ascoltarlo, confuso, dall'audio nella sala. Oppure, puoi prendere le cuffie, ed origliare dietro ciascuna finestra.
Questo è solo un esempio della potenza comunicativa che emana da un complesso espositivo davvero imperdibile.
Buona visita a tutti.
http://www.macba.es
MACBA - Museu d'Art Contemporani de Barcelona
Plaça dels Angels, 1
08001 Barcelona
Tel +34 93 412 08 10
Fax +34 93 412 46 02
Emiliano Tricarico
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