Capri. Cambiano i nomi dei proprietari dei grandi alberghi e le nuove proprietà, spesso costituite da grandi gruppi imprenditoriali. Ma ad assestare un vero colpo alla «filosofia familiare» dell'accoglienza è la new entry del J.K. Place, l'ex Palatium, che ha riaperto dopo una lunga chiusura dovuta a un raffinato restyling. Alla guida dell'albergo, insieme con la famiglia De Angelis, con il marchio J.K. si è aggiunto il Gruppo presieduto da Ori Kafri, il manager toscano. E per stupire il mondo stellato degli hotel per il J.K. è stata chiesta l'assegnazione della sesta stella: un riconoscimento internazionale che viene assegnato agli alberghi extralusso e di grande fascino. E nel J.K. sono state realizzate solo camere suite, con arredi in stile neoclassico, busti in ceramica e mobili di designer affermati come Michele Bönan Perchelini. Al J.K. si può scegliere tra suite che costano da 1000 euro fino a 2000 euro a notte. Anche sull'altro versante dell'isola l'albergo della Piccola Marina appartiene a una società napoletana che fa capo agli ingegneri Agostino Borselli e Ferdinando Pisani di Massamormile: una suite in questa nuova perla dell'industria alberghiera costa 450 euro al giorno. E non «parla» caprese neanche il proprietario del JW Marriot Capri Tiberio Palace, il rinnovatissimo albergo di via Croce di proprietà di Toto Naldi, diventato l'hotel preferito dai turisti americani, forte di un fascino che risale agli inizi del secolo scorso. Oggi nell'albergo caprese di Naldi si può spaziare nella Spa Beauty Farm, o abbronzarsi sulla piscina del grande terrazzo-solarium dell'albergo. Al Marriot una suite costa dai 1180 ai 1400 euro a notte. Nella piccola «Pazziella» di Teresa Naldi invece ci si può regalare un tuffo nella bellezza e nel lusso: nel raffinato albergo che fu la dimora degli Agnelli una notte in suite costa oltre 400 euro. Un altro importante passaggio di mano è avvenuto per uno degli alberghi più antichi di Capri. L'hotel La Palma, ex Locanda Pagano, che è stato acquisito dal gruppo di famiglia Bottiglieri-Rizzo-De Carlini. Un tuffo nella storia di Capri per chi sceglie questo albergo nel cuore pulsante dell'isola, che man mano sta ritornando ad essere un centro di attività culturali per ospiti di elite. Ed anche nel grande albergo anacaprese a cinque stelle della famiglia Signorini, l'hotel Caesar Augustus, suite dai nomi che richiamano la storia dell'isola, mantenendo lo stile dell'architettura della casa che risale alla seconda metà dell'Ottocento. Oggi l'albergo è un relais&chateaux con appartamenti il cui costo varia dagli 800 euro ai 1350 euro a notte. Ed anche la proprietà dell'hotel Punta Tragara è nata fuori dall'isola, a Roma, quando il conte Manfredi decise di restaurare la villa privata facendola diventare una delle perle del patrimonio alberghiero dell'isola. Il prezzo per una notte in una suite con vista sui Faraglioni varia dai 1200 ai 1800 euro. In mano alle famiglie isolane, insomma, restano il Grand Hotel Quisisana dei Morgano e il Capri Palace di Tonino Cacace saldamente ancorate all'accoglienza più tradizionalmente caprese: alberghi che restano icone del lusso.
Fonte Il Mattino