
MICHELE CORTESE
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13/03/2012 | Salentosummer
- 1502
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Lecce 13 marzo 2012
INTERVISTA A MICHELE CORTESE
Voce da togliere il fiato, bravissimo interprete e cantautore salentino, lui è Michele Cortese, classe 1985. Il 29 novembre scorso è uscito il suo nuovo disco “Il Teatro dei Burattini”, suonato e registrato in presa diretta, in collaborazione con alcuni dei piu' importanti artisti del panorama musicale, da Lucio “Violino” Fabbri, padrino artistico di Michele, a Francesco Gazzè. Michele racconta di viaggi, di strade, d'amore e di rock'n'roll, configurandosi il mondo della musica come un piccolo grande teatro di artisti-burattini, “Il Teatro dei burattini” mossi da impulsi emotivi, che danno vita all'arte, alle canzoni appunto, stimolati dalle reazioni del pubblico. Il suo show live è una vera rappresentazione d'arte ed è proposto in due formule: dalla più intima e suggestiva unplugged, con l'accompagnamento di pianoforte, chitarra acustica e contrabbasso e la presenza di un attore a rappresentare in scena qui e là, una sorta di alter ego poetico di Michele, all'elettrico power trio (basso, chitarra elettrica e batteria).
Date tour di Michele Cortese "Il Teatro dei Burattini" Live:
Il 19 aprile, live unplugged al "Blues House" di Milano
Il 12 Maggio al "Scenastudio" di Lecce, in collaborazione con la compagnia teatrale salentina "Temenos-Recinti Teatrali"
www.michelecortese.it
info Booking e Management: info@getupconcerti.it
Ufficio stampa: cinquesensicreativi@libero.it
- Se dovessi scegliere un nome d'arte come ti chiameresti? Non credi che ci siano troppi Cortese soprattutto nel Salento? Ci hai mai pensato? Perché hai scelto il tuo vero nome?
Non credo sceglierei mai un nome d'arte, non ci ho mai pensato. Dal momento che mi rappresenta anagraficamente, mi sono sempre presentato col mio vero nome così sono sicuro che non potrei mai stancarmi di questo e portarmi addosso un domani un nome che rischio di non sentire più mio.
- Come trascorre i suoi sabato sera Michele Cortese Uomo e Michele Cortese Artista?
Il sabato sera da artista in giro a suonare, in studio a registrare, a provare o a casa a pensare, scrivere, oppure a teatro che è una mia grande passione. Da uomo li trascorro in giro a far baldoria con gli amici nelle notti salentine, spesso davanti agli obbiettivi di Lecce night!
- Il tuo rapporto con la creazione e scrittura dei pezzi, c'è un momento della giornata in cui sei maggiormente ispirato ( la notte, la mattina presto al tramonto)?
Non c'è un momento in particolare. Dipende dall'umore e dall'ispirazione. Forse non ho mai scritto la mattina presto...
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- “Il Teatro dei Burattini”, perché questo titolo?
Perché è un po' la metafora della mia vita fatta di burattini che si muovono su una scena, animati quotidianamente da emozioni, reazioni e sentimenti.
- Discoteca o serata a casa tra amici?
Dipende dalla compagnia. Frequento amici coi quali si beve, si mangia e ci si diverte in casa e altri con cui faccio l'alba puntualmente!
- Se una sera conosci una ragazza che ti fa impazzire a tal punto da non dormire la notte, il giorno dopo la chiami subito? Ti è mai capitato?
Sì, solitamente non lascio spazio all'orgoglio o cose simili. Se ho voglia di fare una cosa la faccio. Al massimo le dico che “non la volevo disturbare” e che “ho scordato nei suoi jeans il mio cuore”, che poi è proprio il titolo di un singolo del mio disco. In questo pezzo racconto il pretesto più assurdo che un uomo possa trovare per risentire lei il giorno dopo una notte inaspettata e importante, cioè quello appunto di “aver scordato nei suoi jeans il cuore”.
- La tua location ideale: Ristorante, trattoria casereccia o pub?
Trattoria casareccia e dopo a bere in un pub.
- E' piu' emozionante vivere una sala di registrazione o un palcoscenico?
I brividi che ho provato su un palcoscenico non li ho mai provati in nessun altro posto.
- Il primo strumento musicale che hai suonato? Quanti anni avevi?
A parte il solito flauto alle elementari, ho iniziato a suonare la chitarra a 13 anni.
- Sei in un negozio di dischi, quale disco, oltre al tuo, consiglieresti di acquistare?
Delle uscite recenti consiglierei S.C.O.T.C.H. di Daniele Silvestri.
- Quale tra questi piatti ordineresti: arrosto misto, ciceri e tria o panino con hamburger e patatine?
Hamburger e patatine. E' un'americanata, lo so!
- In un Film quanto influisce la colonna sonora secondo te? E nella bellezza di un capolavoro di Woody Allen o di Federico Fellini ad esempio? Hai mai pensato di scrivere una colonna sonora e se si per quale regista o genere ti piacerebbe scrivere?
Autori come Nino Rota, Morricone o Moroder hanno sicuramente contribuito tantissimo a fare di alcuni film dei capolavori assoluti in cui l'accompagnamento musicale determina moltissimo la carica emozionale di una scena. Mi piacerebbe molto l'idea di scrivere una colonna sonora per un colossal, ma la mia capacità compositiva e di arrangiamento dovrebbe essere a tutt'altro livello. Per ora posso ambire a Federico Moccia!
- Acqua azzurra salentina o neve bianca di Cortina d'Ampezzo?
Acqua azzurra salentina tutta la vita!
Lecce 13 marzo 2012
INTERVISTA A MICHELE CORTESE
Voce da togliere il fiato, bravissimo interprete e cantautore salentino, lui è Michele Cortese, classe 1985. Il 29 novembre scorso è uscito il suo nuovo disco “Il Teatro dei Burattini”, suonato e registrato in presa diretta, in collaborazione con alcuni dei piu' importanti artisti del panorama musicale, da Lucio “Violino” Fabbri, padrino artistico di Michele, a Francesco Gazzè. Michele racconta di viaggi, di strade, d'amore e di rock'n'roll, configurandosi il mondo della musica come un piccolo grande teatro di artisti-burattini, “Il Teatro dei burattini” mossi da impulsi emotivi, che danno vita all'arte, alle canzoni appunto, stimolati dalle reazioni del pubblico. Il suo show live è una vera rappresentazione d'arte ed è proposto in due formule: dalla più intima e suggestiva unplugged, con l'accompagnamento di pianoforte, chitarra acustica e contrabbasso e la presenza di un attore a rappresentare in scena qui e là, una sorta di alter ego poetico di Michele, all'elettrico power trio (basso, chitarra elettrica e batteria).
Date tour di Michele Cortese "Il Teatro dei Burattini" Live:
Il 19 aprile, live unplugged al "Blues House" di Milano
Il 12 Maggio al "Scenastudio" di Lecce, in collaborazione con la compagnia teatrale salentina "Temenos-Recinti Teatrali"
www.michelecortese.it
info Booking e Management: info@getupconcerti.it
Ufficio stampa: cinquesensicreativi@libero.it
- Se dovessi scegliere un nome d'arte come ti chiameresti? Non credi che ci siano troppi Cortese soprattutto nel Salento? Ci hai mai pensato? Perché hai scelto il tuo vero nome?
Non credo sceglierei mai un nome d'arte, non ci ho mai pensato. Dal momento che mi rappresenta anagraficamente, mi sono sempre presentato col mio vero nome così sono sicuro che non potrei mai stancarmi di questo e portarmi addosso un domani un nome che rischio di non sentire più mio.
- Come trascorre i suoi sabato sera Michele Cortese Uomo e Michele Cortese Artista?
Il sabato sera da artista in giro a suonare, in studio a registrare, a provare o a casa a pensare, scrivere, oppure a teatro che è una mia grande passione. Da uomo li trascorro in giro a far baldoria con gli amici nelle notti salentine, spesso davanti agli obbiettivi di Lecce night!
- Il tuo rapporto con la creazione e scrittura dei pezzi, c'è un momento della giornata in cui sei maggiormente ispirato ( la notte, la mattina presto al tramonto)?
Non c'è un momento in particolare. Dipende dall'umore e dall'ispirazione. Forse non ho mai scritto la mattina presto...
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- “Il Teatro dei Burattini”, perché questo titolo?
Perché è un po' la metafora della mia vita fatta di burattini che si muovono su una scena, animati quotidianamente da emozioni, reazioni e sentimenti.
- Discoteca o serata a casa tra amici?
Dipende dalla compagnia. Frequento amici coi quali si beve, si mangia e ci si diverte in casa e altri con cui faccio l'alba puntualmente!
- Se una sera conosci una ragazza che ti fa impazzire a tal punto da non dormire la notte, il giorno dopo la chiami subito? Ti è mai capitato?
Sì, solitamente non lascio spazio all'orgoglio o cose simili. Se ho voglia di fare una cosa la faccio. Al massimo le dico che “non la volevo disturbare” e che “ho scordato nei suoi jeans il mio cuore”, che poi è proprio il titolo di un singolo del mio disco. In questo pezzo racconto il pretesto più assurdo che un uomo possa trovare per risentire lei il giorno dopo una notte inaspettata e importante, cioè quello appunto di “aver scordato nei suoi jeans il cuore”.
- La tua location ideale: Ristorante, trattoria casereccia o pub?
Trattoria casareccia e dopo a bere in un pub.
- E' piu' emozionante vivere una sala di registrazione o un palcoscenico?
I brividi che ho provato su un palcoscenico non li ho mai provati in nessun altro posto.
- Il primo strumento musicale che hai suonato? Quanti anni avevi?
A parte il solito flauto alle elementari, ho iniziato a suonare la chitarra a 13 anni.
- Sei in un negozio di dischi, quale disco, oltre al tuo, consiglieresti di acquistare?
Delle uscite recenti consiglierei S.C.O.T.C.H. di Daniele Silvestri.
- Quale tra questi piatti ordineresti: arrosto misto, ciceri e tria o panino con hamburger e patatine?
Hamburger e patatine. E' un'americanata, lo so!
- In un Film quanto influisce la colonna sonora secondo te? E nella bellezza di un capolavoro di Woody Allen o di Federico Fellini ad esempio? Hai mai pensato di scrivere una colonna sonora e se si per quale regista o genere ti piacerebbe scrivere?
Autori come Nino Rota, Morricone o Moroder hanno sicuramente contribuito tantissimo a fare di alcuni film dei capolavori assoluti in cui l'accompagnamento musicale determina moltissimo la carica emozionale di una scena. Mi piacerebbe molto l'idea di scrivere una colonna sonora per un colossal, ma la mia capacità compositiva e di arrangiamento dovrebbe essere a tutt'altro livello. Per ora posso ambire a Federico Moccia!
- Acqua azzurra salentina o neve bianca di Cortina d'Ampezzo?
Acqua azzurra salentina tutta la vita!
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