La cucina Africana

La cucina Africana

[img src=/data/rubriche/18bxrwwyaon1trszvhji1176989402.jpg alt=Immagine>
Il cibo in Africa è l'elemento base di un rituale di comunione, un'occasione per esprimere valori e simboli della tradizione. Mangiare e bere insieme vuol dire celebrare la vita. In Africa rivestono grande importanza sia la preparazione del cibo, che il mangiare insieme a parenti, amici ed ospiti occasionali. Nel cucinare e consumare i cibi si ripetono i gesti della tradizione e della vita in comune. La cucina africana, da sempre sottovalutata, è portatrice di un valore culturale elevatissimo che si esprime sia nella condivisione sia nel collegamento con la natura e i suoi frutti. E' infatti una cucina che attinge dalla terra ricca di erbe e di spezie, che vengono trasformate in sapori vivaci e profumi inebrianti, le ricette sono dettate dai tempi e dal favore delle stagioni e ancora oggi rappresentano una tradizione antica semplice e naturale. Se la condivisione del cibo e le risorse della terra sono gli elementi caratterizzanti le abitudini culinarie dei paesi africani, tuttavia la cucina africana non è un corpo unico ma un insieme di tradizioni e abitudini diverse sviluppatesi da tempi immemorabili nelle varie regioni di un territorio immenso che presenta varietà di popoli, abitudini ed alimenti. Si distinguono almeno tre filoni di cucina africana:
eritreo-etiope comune a Etiopia, Somalia ed Eritrea;
arabo-islamica che interessa i paesi di cultura e religione islamica: Marocco, Algeria, Tunisia, Libia, Sudan ed Egitto;
africa occidentale che raccoglie gli usi di paesi quali Senegal, Nigeria, Costa d'Avorio, Capoverde ecc.
Nel continente, in modo molto generale si può dire che il piatto forte è costituito da una portata a base di carne, quasi sempre accompagnata da un sugo ricco di varie spezie, anche molto piccanti. Al posto del pane occidentale si mangia il riso, la ingera (una sottile sfoglia molle e tenera ), il fufu (una specie di polenta). Il piatto africano forse più conosciuto è lo zighinì, piatto nazionale per l'Etiopia, la Somalia e l'Eritrea.
È costituito da carne di montone cotta in umido, accompagnata da berberè, un sugo ricco di paprika piccante, e verdure varie. Il tutto servito su uno strato di ingera. Anche il pollo è molto diffuso, dal pollo saka-saka al pollo al burro d'arachide, condito con il dongo-dongo, una spezia che aiuta il sugo a compattarsi e a dargli il suo sapore particolare. La cucina africana è anche a base di pesce, soprattutto nelle isole e nei paesi che si affacciano sul mare particolarmente pescoso, ma anche dove i laghi e i fiumi abbondano di pesce. La tilapia nilotica, chiamata poisson capitain, è molto apprezzata e diffusa in Africa. Particolarmente delicato è il suo profumo e il suo sapore quando è affumicata. In genere il pesce viene cotto alla brace, con spezie aromatiche e piccanti. Molto buone sono le crocchette di pesce e di verdure, cotte in tutte le maniere. Da non perdere, le famose banane fritte, le patate dolci anch'esse fritte e la manioca bollita e fritta.
La maggior parte dei dolci sono a base di frutta: banane, goyaba, cocco...
Sono molto buoni anche i dolci fritti con farina di grano, oppure con le banane.
Anche tra le bevande le più diffuse sono quelle di frutta: il latte di cocco, il succo di tamarindo, il succo di maracujà...
Tra quelle alcoliche troviamo il vino di palma, la birra di miglio, i forti distillati della canna da zucchero, il delicato idromele,i dolci liquori a base d'arancia, il punch di cocco, eccetera.
Ultimamente si stanno affermando per la loro qualità i vini del Sudafrica. Un discorso a parte lo merita la birra, sia per l'ottima qualità che per l'abbondanza delle varietà. Oltre alla birra di miglio, esistono anche birre locali a base di mais.
Risotto con gamberetti e piselli
[img src=/data/rubriche/a3qk8f0ww1w4846y8rca1176989601.jpg alt=Immagine>
Ingredienti per 4 persone:
400 grammi di riso superfino arborio
250 grammi di code di gamberetti
200 grammi di piselli sgranati
100 grammi di mais in scatola
40 grammi di burro
1 litro e mezzo di brodo vegetale
1 cipolla
2 cucchiai di olio extravergine d'oliva
1 peperone rosso
Preparazione:
Sgusciate i gamberetti, privateli del filo nero interno, lavateli ed asciugateli. Sbucciate e tritate la cipolla. Private il peperone dei semi, dei filamenti interni, lavatelo e tagliatelo a listarelle. Fate bollire il brodo in una casseruola mentre in un tegame con 20 grammi di burro e l'olio, fate appassire la cipolla senza farla colorire. Unite i gamberetti e fateli rosolare in maniera uniforme; scolateli e metteteli da parte. Nello stesso tegame unite i piselli, il mais, il peperone e fateli rosolare per circa 3 minuti. Aggiungete, poi, il riso e fatelo tostare per 2 minuti. Versate un poco alla volta il brodo bollente e continuate a far cuocere per 15-18 minuti circa. Due minuti prima della fine della cottura, aggiungete i gamberetti. Finita la cottura unite il burro rimasto e amalgamate il tutto con un cucchiaio. Fate riposare il risotto per qualche instante, a tegame coperto, versatelo nel piatto da portata e servite caldo
Fonte:

Articoli correlati

Cucina

La Locanda dei Giurati - Como: carne alla brace e menu degustazione d'eccellenza

08/04/2024 | lorenzotiezzi

      alla locanda dei giurati di como sono disponibili diversi menu degustazione per un viaggio culinario d'eccellenza tra carni prelibate e piatti della tradizi...

424856 utenti registrati

17151397 messaggi scambiati

19067 utenti online

30373 visitatori online